L’insuperabile e indimenticabile Spider-Man di Sam Raimi
Spider-Man
«Da grandi poteri derivano grandi responsabilità».
Titolo originale | Spider-Man |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 1° Maggio 2002 |
Durata | 121 minuti |
Genere | Supereroi |
Regia | Sam Raimi |
Cast | Tobey Maguire Willem Dafoe Kirsten Dunst James Franco Cliff Robertson Rosemary Harris J. K. Simmons Joe Manganiello Gerry Becker Bill Nunn Jack Betts Stanley Anderson Michael Papajohn Ron Perkins Bruce Campbell Ted Raimi Elizabeth Banks K.K. Doods Randy Savage John Paxton Tim DeZarn Larry Joshua Octavia Spencer Shan Omar Huey Myk Watford Macy Gray Lucy Lawless Evan Arnold Jill Sayre Lisa Danielle Sara Ramírez Timothy Patrick Quill Scott Spiegel Stan Lee Taylor Gilbert |
Uscita italiana | 7 Giugno 2002 |
Storia di un omicidio
La storia di Spider-Man di Sam Raimi è burrascosa, piena di insidie, ma davvero affascinante. Inizia negli anni ‘80, un tempo in cui i cinecomic non erano ancora il monolitico e monopolistico mezzo d’intrattenimento cinematografico. Superman 3 aveva appena fallito e, come al solito, gli studios si erano spaventati all’idea di produrre un nuovo film del genere, nonostante l’attrattiva del pubblico per il personaggio di Peter Parker.
Non un semplice eroe
Spider-Man, però, non era (e non è) un semplice eroe. Non è un Iron Man qualsiasi, un character di Serie B. Peter Parker era il supereroe di punta della Marvel. In quel periodo Stan Lee e il produttore Roger Corman erano intenti a sviluppare un progetto legato a lui, che però naufragò dopo poco tempo, per una questione di budget.
Spidey, proprio come tra i grattacieli di New York, volteggiò per tutti gli anni ‘80 da una produzione all’altra, senza trovare il vero slancio. A un certo punto, fu adocchiato persino Tobe Hooper per la regia, che avrebbe dovuto dirigere un horror in stile La mosca, col nostro Arrampicamuri trasformato in un ragno mangia uomini.
La svolta del pipistrello
Dopo l’uscita del Batman di Tim Burton, però, le cose si fecero più serie. La nuova linfa data al genere supereroistico stuzzicava le tasche dei produttori, i quali ne videro finalmente il potenziale monetario. Spider-Man passò per le mani del più grande regista stampa soldi della storia del cinema, James Cameron, che scrisse uno scriptment, un misto tra sceneggiatura e soggetto, di circa 57 pagine.
Come villain, il regista scelse Electro e Sandman, cambiando però l’identità dei personaggi. I diritti di Spider-Man non furono facili da acquistare e la Fox non riuscì ad accaparrarseli, allora di proprietà della Cannon. A seguito di numerosissime diatribe legali e manovre non proprio etiche, che non starò qui a descrivervi, i diritti finirono nelle mani della Sony, che li acquistò per 7 milioni di dollari.
Vogliamo solo lui!
Famosa rimane ancora la frase: «A nessuno frega un cazzo degli altri personaggi Marvel. Vai e raggiungi un accordo solo per Spider-Man», detta da un dirigente Sony che, per 25 milioni di dollari, avrebbe potuto acquistare i diritti cinematografici dell’intera Marvel, in quel periodo sull’orlo del collasso economico.
Sony decise di tenere il materiale di Cameron senza però affidargli il ruolo di regista, probabilmente perché nel corso del tempo il suo famoso scriptment sarà poi modificato da altri tre sceneggiatori.
La scelta del regista
Trovato lo script, mancava il regista. A fine anni ‘90 in molti si trovarono vicini a sedersi sulla tanto ambita sedia. David Fincher, Michael Bay (a questa possibilità penso ininterrottamente da anni), Roland Emmerich e altri ancora furono considerati come possibili candidati. La scelta, però, ricadde su Chris Columbus, abile regista in grado di realizzare capolavori per famiglie, come Mamma, ho perso l’aereo e I Goonies, di cui curò la sceneggiatura. Ma il lavoro non andrà neanche a lui.
Joseph Kahn, celebre regista di videoclip e componente dell’enorme squadra dei considerati, raccontò che un giorno, mentre chiacchierava con Amy Pascal, capo della Columbia Pictures, chiese alla donna a chi sarebbe stato assegnato il ruolo di regista di Spider-Man. La dirigente rispose Chris Columbus, chiedendo però al filmmaker quale fosse la sua preferenza. Kahn rispose Sam Raimi, perché il suo stile di regia gli ricordava i pannelli dei fumetti di Todd McFarlane.
Lo zio Sam
In quel momento qualcosa dev’essere scattato nella mente di Amy Pascal: Sam Raimi era la sua scelta ideale. Il povero Chris Columbus fu quindi beffato, ma si consolerà girando Harry Potter e la Pietra Filosofale.
Così, dopo quasi vent’anni di gestazione, Spider-Man poteva finalmente arrivare al cinema. Il processo del casting fu breve ma intenso: attori come Heath Ledger e Leonardo DiCaprio furono considerati per il ruolo di Peter Parker, ma a scamparla fu Tobey Maguire il quale, dopo un test screening, si dimostrò capace d’interpretare un duro dalla faccia da cucciolo. A seguire arrivarono tutti gli altri attori.
La produzione iniziò quindi nel 2000. Le riprese proseguirono piuttosto spedite, sebbene a un certo punto furono rubati quattro costumi. Il film uscì nel 2002, quattro giorni dopo La Compagnia dell’Anello (immaginate che settimana incredibile!), incassando in soli tre giorni 100 milioni di dollari, un record per l’epoca.
Il cast
Spidey conquistò tutti, anche grazie alla colonna sonora di Danny Elfman che, dopo aver creato un nuovo standard per le colonne sonore di Batman, decise di rovinare il lavoro dei futuri compositori dei film di Spider-Man. Non solo Danny Elfman, però: J.K. Simmons, per merito della sua interpretazione, uccise per sempre J. Jonah Jameson, costringendo il personaggio a essere interpretato solo ed esclusivamente da lui.
Il migliore
In realtà, anche se qui sarò contestato, l’intero franchise fu ucciso da Sam Raimi. Lo Spider-Man del regista de La casa è tuttora la più grande interpretazione del personaggio vista al cinema e, considerando lo stato attuale in cui riversa Peter Parker, diviso fra MCU e Morbius, lo sarà probabilmente per gli anni a venire. Ovviamente mi riferisco solo al lato live action, perché Un nuovo universo è davvero un chicca.
Sam Raimi riuscì a portare al cinema una versione dell’Arrampicamuri che probabilmente non riusciremo mai più a vedere, libera dalle imposizioni di un universo narrativo, libera dai mali legati ai processi produttivi contemporanei. Il suo Spider-Man rimarrà per sempre la miglior saga supereroistica nella storia del cinema.
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Titolo originale | Spider-Man |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 1° Maggio 2002 |
Durata | 121 minuti |
Genere | Supereroi |
Regia | Sam Raimi |
Cast | Tobey Maguire Willem Dafoe Kirsten Dunst James Franco Cliff Robertson Rosemary Harris J. K. Simmons Joe Manganiello Gerry Becker Bill Nunn Jack Betts Stanley Anderson Michael Papajohn Ron Perkins Bruce Campbell Ted Raimi Elizabeth Banks K.K. Doods Randy Savage John Paxton Tim DeZarn Larry Joshua Octavia Spencer Shan Omar Huey Myk Watford Macy Gray Lucy Lawless Evan Arnold Jill Sayre Lisa Danielle Sara Ramírez Timothy Patrick Quill Scott Spiegel Stan Lee Taylor Gilbert |
Uscita italiana | 7 Giugno 2002 |