Cofanetto in Limited Edition

Quando si parla di quel sottobosco di pellicole che hanno costituito la formazione per diversi registi poi divenuti di grido, uno spazio speciale va riservato ai b-movie horror, di cui Squirm: i carnivori della savana è esponente di livello. Film del 1976, vide l’esordio alla regia di Jeff Lieberman, anche autore dello script.

Trama

L’idea è semplice: in una cittadina della profonda provincia americana, una tempesta abbatte un traliccio dell’alta tensione a terra: la scarica elettrica potentissima fa letteralmente schizzare fuori dal terreno decine di migliaia di vermi, ora divenuti carnivori e pronti a divorare gli ignari cittadini. Incredibile a dirsi, lo spunto della trama muove da un vero aneddoto: il fratello di Lieberman usava procurarsi le esche per la pesca proprio inserendo un trasformatore nel terreno.

Contenuti

Ora, Squirm: i carnivori della savana arriva rimasterizzato nell’elegante edizione Midnight Classics distribuita da Koch Media: un cofanetto rigido, all’interno del quale gli amanti del filone eco-vengeance, in cui la natura fa massacro degli uomini, troveranno 2 Blu-Ray (film e contenuti speciali), un booklet ricco di retroscena e una cartolina da collezione, raffigurante il disturbante poster.

Squirm: i carnivori della savana, va detto, è davvero per stomaci forti e un paio di sequenze ancora oggi sono piuttosto disturbanti. Su tutte, la sorte di un malcapitato destinato ad annegare, divorato in un mare di vermi brulicanti. Sì, perché il film si avvalse di ben 250 mila comparse viscide, usate per creare l’avanzata inesorabile di un oceano strisciante.

Non si pensi, però, che la pellicola sia banale: come molti altri film horror, inserisce al suo interno un certo umorismo nero, la classica contrapposizione tra città (rappresentata dai due giovani protagonisti) e provincia (riscontrata anche in fase di produzione stessa) e una buona costruzione della trama e dei ritmi. Squirm: i carnivori della savana diventò un film cult quando partecipò al Festival di Cannes: distribuito in tutto il mondo, suscitò reazioni molto forti tra gli spettatori e rimase in programmazione per più di un anno a Londra.

Un filone di successo

Il filone, infatti, ebbe in Hitchcock e nel suo Gli uccelli un padre fondatore di tutto rispetto, cui seguirono diversi emuli, tra cui Frogs. Per Squirm: i carnivori della savana, dunque, furono contattati nientemeno che Martin Sheen e Sylvester Stallone e si dovette rinunciare al primo solo perché avrebbe voluto connotare la pellicola di citazioni shakespeariane, stando a quanto dichiarò il regista. Inoltre, per un soffio non fu il film d’esordio di una giovanissima Kim Basinger, la quale risiedeva a pochi chilometri dal set.

Contenuti speciali

• Making of. Attraverso interviste al regista Jeff Lieberman e all’attore protagonista Don Scardino, sono raccontati diversi retroscena della realizzazione del film, inizialmente pensato per il New England, per ricalcare le atmosfere dei racconti di Lovecraft, e poi girato invece nel Sud, in Georgia, con un budget molto basso e avvalendosi della gente del posto, spesso ignara d’essere ripresa, o invece felicemente impiegata, come i boy scout locali, impiegati per ani mare il mare di vermi visibile in una delle scene finali del film. Tra i tanti e divertenti aneddoti, si ricorda come a causa di Squirm: i carnivori della savana e del suo utilizzo di circa 250 mila vermi, per tutto l’anno successivo ci sia stata una carenza cronica di esche su tutta la costa orientale!
• Q&A con Jeff Lieberman e Don Scardino. In occasione di una proiezione del film in versione 35 mm, a New York, regista e attore si sono ritrovati sul palco, per rispondere alle domande del pubblico. Questo contenuto propone per integrale quanto avvenuto in quell’occasione e offre uno spaccato davvero spassoso di altri retroscena di Squirm: i carnivori della savana.
• Spaghetti Lieberman. Ironicamente davanti a un piatto di spaghetti, riprendendo uno dei passaggi comici del suo film, Jeff Lieberman racconta come gli sia venuta l’idea dei vermi carnivori. L’occasione, mentre mangia la pasta e non si cura della salsa che condisce il suo mento, è ghiotta per svelare altri dietro le quinte. Forse il contenuto più surreale e in linea con Squirm: i carnivori della savana!
• Jeff Lieberman World of Horror. Il regista parla di come si sia avvicinato al cinema grazie alla visione di Blow Up, di Michelangelo Antonioni. Dal primo lavoro, The Ringer, e poi passando per Squirm: i carnivori della savana, Jeff Lieberman ha declinato la sua attività nel cinema di genere, per esempio con Blue Sunshine. Ricorda anche, però, di come i veri guadagni li abbia ottenuti scrivendo copioni e dirigendo documentari divulgativi di ben altro genere, sebbene poi sia tornato a dirigere horror, come Satan’s little helper.

I Contenuti Speciali, inoltre, presentano Galleria Fotografica, Spot Radio, Credits, Trailer e Commento del Regista al Film. Insomma, questa edizione speciale proposta da Koch Media e Midnight Factory è davvero imperdibile per chi è cresciuto con gli horror, ma anche per quanti amano respirare ancora l’atmosfera del cinema di un tempo, fatto di idee strampalate, lavoro artigiano e ingegno.