Diario del Capitano, data stellare 101220.22. Dopo aver condotto la USS Protostar e il suo giovane equipaggio all’interno di un viaggio in un nuovo quadrante, siamo pronti a fare rapporto su Star Trek Prodigy: Supernova, un prodotto che si pone il difficile e coraggioso obiettivo di fornire u’esperienza interattiva per i giovani cadetti della Flotta Stellare.

Una serie adulta. O no?

Sin dai suoi esordi la serie ideata da Gene Roddenberry ha sempre avuto come target un pubblico adulto, anche nelle sue due declinazioni animate principali. Unica eccezione a questo trend è la serie Star Trek Prodigy, visibile in italia sul canale Nickelodeon, che tenta d’avvicinare all’universo della flotta stellare i giovani cadetti dai 7 ai 10 anni. Outright Games affida a Tessera Studio SL il compito di riprendere le basi gettate dalla serie animata e creare un’avventura interattiva in grado di fornire ai più piccoli un modo giocoso col quale identificarsi nei personaggi e vivere un’esperienza a loro misura.

Trama

Mentre la USS Protostar riporta il suo equipaggio inesperto nel quadrante Alpha, i suoi sensori rilevano un sistema planetario sconosciuto, con una stella insolita. A un esame più attento, l’equipaggio scopre che la stella è in realtà una Sfera di Dyson e che presto diventerà una supernova.

A peggiorare le cose, la Protostar è presto disabilitata e mandata a schiantarsi contro uno dei pianeti del sistema. Col tempo che sta per scadere, il giocatore dovrà guidare i protagonisti a fare gioco di squadra, col fine di salvare l’equipaggio, riparare la Protostar e fermare un cattivo che vuole riscrivere la storia.

Gameplay

Il gameplay di Star Trek Prodigy: Supernova si dipana attraverso una serie di livelli lineari a scenario fisso, che chiameranno il piccolo giocatore a cimentarsi in un’alternanza di combattimenti e puzzle ambientali, che ostacoleranno, seppur fornendo un livello di sfida davvero modesto, la progressione della squadra verso il livello successivo.

Una buona storia

La storia è breve, ma abbastanza ben raccontata; nonostante tutta l’avventura faccia riferimento ai soli eventi accaduti nella prima stagione della serie, fornisce una caratterizzazione dei personaggi sufficiente a non rendere obbligatoria la sua visione per godersi il gioco. Il comparto grafico non ha grosse pretese e si rivela di livello appena sufficiente a rendere godibile l’avventura: la circostanza non ci sorprende, poiché Star Trek Prodigy: Supernova sarà disponibile su tutte le piattaforme.

Il vero punto debole di Star Trek Prodigy: Supernova è però il comparto tecnico, nel quale si percepisce un fastidiosissimo input lag che porta i personaggi a reagire in ritardo e compromette in maniera seria l’esperienza nelle fasi di combattimento. Ci ha lasciato perplessi anche la modalità di svolgimento dei dialoghi: pur essendo interamente doppiati, per giunta dal cast originale della serie, sono anche scritti a video e interrompono lo svolgimento della scena principale, costringendo il giocatore a premere un tasto per procedere. Tale scelta sarebbe stata necessaria se si fosse trattato di un gioco di ruolo a turni, ma risulta davvero frustrante e inutile in un’avventura in terza persona.

Feeling

Pad alla mano, Star Trek Prodigy: Supernova si rivela un coraggioso tentativo d’avvicinare i giovani cadetti all’universo di Star Trek. Il prodotto finale risulta ferito da qualche svarione tecnico di troppo, che sbilancia la parte bella dell’esperienza ludica verso la risoluzione degli enigmi che risultano essere intelligenti e godibili, sebbene un po’ ripetitivi.

In conclusione, se siete dei trekker e volete condividere un’esplorazione del Quadrate Alfa coi vostri figli, ci sentiamo di consigliarvi questo prodotto, fiduciosi che il comparto tecnico sia presto migliorato con un sapiente supporto post lancio.