Strappare Lungo i Bordi | Un bellissimo accollo | Recensione

zerocalcare e l'armadillo sono seduti uno di fronte all'altro - nerdface
il poster ufficiale mostra zerocalcare e l'armadillo sagomati con una linea tratteggiata - nerdface

Il voto di Nerdface:
5.0 out of 5.0 stars

Titolo originale Strappare Lungo i Bordi
Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 2021
Stagioni 1
Episodi 6
Ideatore Zerocalcare
Genere Biopic
Commedia
Drammatico
Soggetto Zerocalcare
Durata 16/21 minuti a episodio
Produzione Davide Rosio
Giorgio Scorza
Distribuzione Netflix
Prima TV 17 Novembre 2021
Doppiatori originali Zerocalcare
Valerio Mastandrea

Il voto di Nerdface:
5.0 out of 5.0 stars

«Me pare ‘na crudeltà incredibile ‘sta cosa der libero arbitrio»

La si aspettava da tempo la serie animata Strappare Lungo i Bordi, affidata da Netflix al fumettista italiano Michele Rech, alias Zerocalcare. Durante le fasi più cruente della pandemia e del conseguente lockdown avevamo avuto una sorta d’anticipazione delle capacità nell’animazione dell’autore romano, che aveva offerto a Propaganda Live, su La7, il compito di trasmettere il suo settimanale diario, divenuto poi mini serie, Rebibbia Quarantine. Già all’epoca si sapeva che Zerocalcare stesse lavorando a questo suo nuovo progetto per la piattaforma statunitense, com’era noto il coinvolgimento, fin dalle prime fasi della sua ideazione, di Valerio Mastandrea, sia nel ruolo di co-produttore che, come poi è stato ufficializzato, voce dell’Armadillo, coscienza del suo creatore.

Senza bisogno di presentazioni

Da diverso tempo, poi, la Stazione Termini e quelle della metro di Roma erano state tappezzate da giganteschi pannelli promozionali, con strisce disegnate appositamente da Zerocalcare per convincere il popolo suburbano, pendolare e pronto ad ammassarsi nei vagoni della metropolitana, a guardare la serie. E uno degli aspetti più interessanti di questa operazione pubblicitaria sta nel fatto che non ci sia stato bisogno nemmeno d’indicare nei cartelloni il nome dell’autore. Perché quel tratto è ormai unico e irripetibile.

Solo che…

In un certo senso si aspettava al varco, Zerocalcare. Pronti a vivere quello che da molti era considerato l’inevitabile passo falso che il golden boy del fumetto italiano sembrava pronto a compiere, con l’uscita di Strappare Lungo i Bordi, uscita Mercoledì 17 Novembre su Netflix. Solo che… Solo che i 6 episodi da 15 minuti ciascuno sono diventati in meno di 24 ore il contenuto più visualizzato al mondo su Netflix. Solo che il battage immediato degli spettatori sui social ne ha sin da subito decretato un grande successo, su larga scala. Solo che anche la critica più spietata e meno avvezza a comprendere il linguaggio del fumetto, men che meno animato, non ha potuto restare indifferente di fronte all’enorme valore qualitativo, sia a livello di immagini e d’animazione, che per lo sviluppo narrativo, che traspare dalla visione dei 90 minuti di Zerocalcare.

zerocalcare parla con una sua amica, seduti su una panchina - nerdface

Un’ora e mezza in cui la poetica di Zerocalcare, il quale da tempo coi suoi graphic novel pubblicati in tutto il mondo è tra i principali poeti e menestrelli della sua generazione e non solo, non è mai scalfita dalla necessità di giungere a un pubblico ampio come quello gestito dall’algoritmo di Netflix. Anzi, sembra uno Zerocalcare più libero che mai. Libero da accolli, che non siano i suoi esistenziali con cui, però, con lo scorrere delle puntate di Strappare Lungo i Bordi, sembra quasi fare pace, in un misto d’accettazione e voglia d’affrontarli a testa alta. Imparando a camminare dritto e deciso e non nell’impossibile gesto da equilibrista di camminare lungo i bordi di esistenze che né lui, né gli altri protagonisti della serie riescono a comprendere.

Quattro amici e un gelato

Partendo da elementi fortemente connessi alla biografia più personale dell’autore, Strappare Lungo i Bordi racconta i tanti modi in cui le vite degli altri quattro protagonisti della serie di siano incrociate con quelle di Zerocalcare. Partendo da Sara, spinta sin dall’adolescenza dalla sua voglia di dedicarsi all’insegnamento, nonostante tutti cercassero di convincerla a non infliggersi un destino di tristezza e ragazzini scalmanati; l’inseparabile Secco, che risolve qualsiasi situazione, anche la più drammatica, con una frase dallo sconcertante e convincente effetto distensivo: «Andiamo a prendere un gelato?» non vuole essere una vera richiesta, quanto più la volontà d’affrontare le giornate imparando a viverle con leggerezza, per non farsi seppellire dalle responsabilità come dalla necessità di dover maturare per forza.

zerocalcare sta precipitando nel vuoto - nerdface

Ma il massimo livello d’intimismo di Strappare Lungo i Bordi è raggiunto dal racconto di Zerocalcare di una parte da lui accantonata per tanto, troppo tempo. Un ricordo. Una donna. Il motivo per il quale, probabilmente, spesso cerca di concentrarsi vorticosamente su altro, pur di non fare la cosa più difficile: guardarsi dentro. Perché, ripensando ad Alice, ripercorre in fondo tutta la sua esistenza.

Alice

Alice, quella ragazza che proprio l’amica Sara gli aveva fatto conoscere e che continuava a insistere per uscire a fumare, quando lui non aveva mai acceso una sigaretta in vita sua, che gli mandava messaggi cui non sempre Zerocalcare rispondeva, con cui era capace di parlare di tutto fino a notte fonda, purché fosse al telefono e non dal vivo. Dal bambino convinto di contare qualcosa, si rende conto d’essere solo un filo d’erba: in quell’idea d’inconsistenza si rifugia per tutti gli anni a venire, passando per il ragazzo che ci tiene a ricordare che lui al G8 di Genova c’era, sebbene a minacciarlo siano stati solo degli agenti della forestale. Ma ciò non gli fa dimenticare, perché non si può e non vuole dimenticare, che a tanti altri adolescenti non sia andata bene come a lui, in quei carrugi genovesi.

Genitore Uno

Zerocalcare arriva anche a descriversi come figlio che si lascia rimbrottare dalla madre, perché consapevole del suo ruolo di Genitore Uno e, soprattutto, sapendo che in fondo lui farà come vorrà, pur mantenendo il suo appoggio incondizionato. Chiude stretto tra i suoi amici e quell’Armadillo che gli resta sempre e comunque accanto, da uomo costretto a vivere in un mondo di adulti, nonostante non abbia ancora mai smesso di sentirsi un ragazzino. Fino ad arrivare alla consapevolezza che «alla fine me vié ‘n sospetto, che so’ io quello difettoso. Che nun posso trovà fori quello che nun trovo dentro».

l'armadillo abbraccia zerocalcare - nerdface

Zerocalcare, come quasi tutta la sua generazione dimenticata, derisa e spesso anche schiacciata, per troppi anni ha deciso di vivere in modo semplice in un mondo complesso e strappare lungo i bordi era divenuto un modo sufficiente a non impegnarsi troppo, senza però apparire superficiali, per poi scoprire che la vita, quella vera, si stesse già realizzando, proprio al di là di quei bordi. E meritasse d’essere vissuta.

Che mondo sarebbe senza Zerocalcare?

Si ride, si piange, si torna a ridere per scoppiare in convulsi singhiozzi, guardando Strappare Lungo i Bordi. E alla fine, c’è solo una cosa di cui siamo certi: c’è un’intera generazione che sarebbe molto più triste senza Zerocalcare. Perché le mancava la voce e ora, dopo i disegni, ne ha ottenuta una, che insegnerà alle successive a conoscere quanto è stato e a evitarne gli errori. E allora smettiamo di chiamarli solo fumetti: Strappare Lungo i Bordi è un bellissimo accollo seriale, va vista, assaporata e forse tra qualche anno la ritroveremo sui libri di scuola, nella sezione Raccontare una Generazione.

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Titolo originale Strappare Lungo i Bordi
Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 2021
Stagioni 1
Episodi 6
Ideatore Zerocalcare
Genere Biopic
Commedia
Drammatico
Soggetto Zerocalcare
Durata 16/21 minuti a episodio
Produzione Davide Rosio
Giorgio Scorza
Distribuzione Netflix
Prima TV 17 Novembre 2021
Doppiatori originali Zerocalcare
Valerio Mastandrea