Sundown | Un film intrigante | Recensione

tim roth tiene gli occhi chiusi mentre solleva la testa verso il sole - nerdface
un uomo seduto su una draio guarda il tramonto - nerdface

Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars

Titolo originale Sundown
Lingua originale inglese
Paese Francia
Messico
Svezia
Anno 2021
Durata 83 minuti
Uscita 14 Aprile 2022
Genere Drammatico
Regia Michel Franco
Sceneggiatura Michel Franco
Fotografia Yves Cape
Musiche
Produzione Teorema
CommonGround Pictures
Film i Väst
Luxbox
Distribuzione Europictures
Cast Tim Roth
Charlotte Gainsbourg
Iazua Larios
Henry Goodman
Albertine Kotting
Samuel Bottomley

Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars

«Ti stai nascondendo»

Dopo la pungente e sconvolgente parabola sociale e politica di Nuevo orden, che ha vinto il Premio Speciale della Giuria alla Mostra di Venezia solamente un anno fa, l’autore messicano Michel Franco è tornato al festival lagunare con Sundown, criptico e intrigante dramma ambientato nell’assolata Acapulco, ancora una volta insieme a Tim Roth. Il regista sembra vedere nell’attore britannico un contenitore per il suo enigma, uno studio sull’impenetrabilità: era stato sicuramente così per Chronic ed è nuovamente così.

Un disgregamento familiare

Sundown racconta un disgregamento familiare, che vede Michel Franco avvicinarsi a Michael Haneke nella sua osservazione clinica delle crepe della borghesia. Il film, però, condivide un’altra caratteristica dei lavori del regista austriaco, in quanto dà il meglio di sé quand’è esasperatamente reticente e al suo peggio quando costretto a offrire una sorta di spiegazione, caratteristica che renderà la sua distribuzione piuttosto complessa.

Le prime supposizioni

L’apertura di Sundown stuzzica il pubblico nel fare supposizioni sul gruppo familiare londinese che vediamo in vacanza in un resort di super lusso vicino ad Acapulco, il tipo di luogo che offre un’intera villa con piscina e personale a disposizione per ogni capriccio. Ci sono due adulti, Neil e Alice, con due adolescenti, Alexa e Colin. Sembra logico supporre che si tratti di una coppia con figli, un nucleo familiare.

la gainsbourg guarda tim roth steso a prendere il sole in sundown - nerdface

Presto, però, arriva la notizia che la madre di Alice è morta a Londra. Neil, apparentemente assente e distratto mentre i quattro fanno le valigie e corrono verso l’aeroporto, non riesce a trovare il suo passaporto, così Alice e i ragazzi partono e lo lasciano tornare indietro in taxi, diretto a un qualsiasi vecchio albergo di Acapulco.

La situazione precipita

Quanto segue è allo stesso tempo assolutamente banale e ambiguamente teso. Neil prende una stanza in un hotel economico a Caletilla Beach, una zona di basso livello d’Acapulco, dove la maggior parte dei vacanzieri sono messicani e un gringo spicca come un burrito in un sushi bar. E qui l’uomo non fa proprio nulla, a parte bere birra sulla spiaggia, mangiare grandi piatti di pesce, lasciare che il Sole gli scaldi il viso e assecondare i moniti di Alice, che da comprensivi diventano presto disperati e poi accusatori, quando diventa chiaro che Neil non ha alcuna intenzione di prendere un altro passaporto e volare a casa per il funerale.

Una coppia agli opposti

Inizia persino quella che si presume sia una relazione extraconiugale con Berenice, la graziosa proprietaria di un negozietto del posto, che potrebbe sembrare intenzionata a frequentarlo per interesse, ma presto sviluppa un sincero affetto per questo straniero mite, galante e senza pretese. Le scene che vedono presenti Tim Roth e Charlotte Gainsbourg sono affascinanti: lei è tutta un fascio di nervi, lui all’opposto si comporta come se le sue terminazioni fossero state cauterizzate e fosse entrato in una sorta di stato d’illuminazione divina o di vacanza totale.

tim roth si tiene il mento e ha un'espressione molto malinconica in sundown - nerdface

Il terzo personaggio principale di Sundown è la stessa Acapulco, descritta come un luogo di vacanza fatiscente e senza il fascino dei giorni lontani in cui Orson Welles e Rita Hayworth furono da quelle parti per girare La signora di Shangai. La faccia più brutale e violenta dell’ex paradiso turistico messicano esplode durante una sequenza in spiaggia, quando il proprietario di un bar è colpito dai proiettili di due killer arrivati su una moto d’acqua e ritorna poi sullo schermo ferocemente a due terzi del percorso, cambiando improvvisamente marcia alla trama.

Un’idea interessante

E mentre sgargianti allucinazioni visive e uditive connesse, forse, all’azienda di famiglia da cui Neil sembra voler fuggire tornano a perseguitarlo, Sundown lancia allo spettatore un’idea interessante: è possibile condurre una vita basata interamente sulla mancanza di volontà, seguendo il flusso e senza ferire gli altri intorno? Questa intuizione non viene del tutto seguita dal film che, come Chronic, si destreggia tra diverse tematiche, una delle quali prefigurate nel titolo, senza davvero approfondirne nessuna.

Luci e ombre

Ancora una volta, sembra che lo sceneggiatore e regista sia stato costretto a portare a termine un intrigante e drammatico incontro di wrestling dal finale aperto, con una conclusione che non è esattamente tale. Eppure, ci sono momenti in cui, come le luci sgargianti di Acapulco, Sundown si trasforma in un film piuttosto speciale, se visto dalla giusta angolazione, nell’adeguata atmosfera: un’opera su un addio alla vita, che parla di una sorta di aldilà.

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Titolo originale Sundown
Lingua originale inglese
Paese Francia
Messico
Svezia
Anno 2021
Durata 83 minuti
Uscita 14 Aprile 2022
Genere Drammatico
Regia Michel Franco
Sceneggiatura Michel Franco
Fotografia Yves Cape
Musiche
Produzione Teorema
CommonGround Pictures
Film i Väst
Luxbox
Distribuzione Europictures
Cast Tim Roth
Charlotte Gainsbourg
Iazua Larios
Henry Goodman
Albertine Kotting
Samuel Bottomley