Suzume | Una delicata storia di formazione | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | すずめの戸締まり |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 2022 |
Durata | 122 minuti |
Uscita | 27 Aprile 2023 |
Genere | Anime Fantastico |
Regia | Makoto Shinkai |
Sceneggiatura | Makoto Shinkai |
Character design | Masayoshi Tanaka |
Musiche | Radwimps Kazuma Jin’no’uchi |
Produzione | – |
Distribuzione | Sony Pictures |
Doppiatori originali | Nanoka Hara Hokuto Matsumura Eri Fukatsu Shōta Sometani Sairi Ito Kotone Hanase Kana Hanazawa Aimi Terakawa Matsumoto Hakuō II |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«Hai visto una porta da queste parti?»
Dopo grande attesa, Suzume è arrivato nelle sale italiane pronto a rinnovare l’amore dei fan per il maestro Makoto Shinkai, divenuto ormai celebre grazie al suo film Your name, del 2016. L’hype intorno alla pellicola era più che comprensibile, considerando che dal 2002 un anime non partecipava al Festival di Berlino. Si trattava de La città incantata di Hayao Miyazaki, che in quell’occasione portò addirittura a casa l’Orso d’Oro. Un ideale passaggio di testimone, dunque, per quanti considerano Makoto Shinkai il suo successore.
La trama
Ci troviamo nella piccola cittadina di Kyushu, dove la diciassettenne Suzume vive con sua zia, a seguito della morte della madre. Il giorno destinato a cambiare definitivamente la vita della ragazza arriva quando casualmente incontra un ragazzo, Sota, che le chiede quale sia la strada per arrivare al vecchio villaggio termale, ora completamente abbandonato.
Un porta per un altro mondo
La giovane, dopo questo incontro, non riesce a dimenticare lo sconosciuto e tenta di raggiungerlo. Una volta arrivata sul posto, Suzume apre una porta che scopre portare in un altro mondo. Lì raccoglie un oggetto, che presto si anima e si dilegua. La ragazza decide allora d’andare via ma, non molto tempo dopo essere tornata nel suo mondo, s’accorge di un gigantesco verme rosso nel cielo, che solo lei riesce a vedere.
Sembra provenire proprio dall’ex villaggio termale, dove si trovava poco prima. Suzume accorre allora alle rovine, dove trova Sota intento a cercare di chiudere in tutti i modi la porta dimensionale, da cui fuoriesce quell’orribile essere. Alla fine i due riescono nell’impresa e Suzume scopre la verità dietro quegli strani fatti. Le creature rossastre provenienti dalle porte possono causare terremoti ovunque tocchino terra e Sota ha il compito di trovare questi passaggi, per chiuderli.
Una buffa avventura
L’oggetto raccolto da Suzume si scopre essere era un sigillo, ora trasformatosi in un gatto che, a sua volta, dopo queste importanti rivelazioni, tramuta Sota in una piccola sedia, per poi fuggire di nuovo. Ecco come i due ragazzi (di cui uno in versione seggiola) partono per una lunga avventura, che li porterà a percorre praticamente tutto l’arcipelago del Giappone alla ricerca del sigillo e a chiudere i portali che potrebbero mettere in pericolo tutta la nazione.
Tanti temi
Makoto Shinkai porta di nuovo sullo schermo un film delizioso. Alla vicenda, che potremmo definire fantasy, si intrecciano molti altri temi come l’amore e il lutto, ma anche il problema dei terremoti, che in Giappone rimane purtroppo costantemente d’attualità.
Una narrazione delicata
Nello specifico, è trattata anche la tragedia di Fukushima, che tanto ha scosso il Giappone e la stessa protagonista stessa. Inoltre, Suzume offre una meravigliosa carrellata di diverse zone nipponiche e mostra le particolarità e il cambiamento degli usi da un luogo a un altro. La delicatezza della narrazione traccia una linea che inevitabilmente riconduce a Hayao Miyazaki, seppur con le dovute originalità e differenze.
Suzume racconta un Giappone contemporaneo e pienamente inserito nel mondo globalizzato, in cui le usanze e le tradizioni convivono col progresso tecnologico. È anche una storia di formazione che prende per mano la protagonista e la cambia profondamente, aiutandola a crescere, a uscire dal proprio guscio e a superare tutto quanto la teneva bloccata e l’attanagliava.
Il centro della narrazione
È esattamente lei, Suzume, la colonna portante del film, il suo punto focale, il centro della narrazione e la sua principale forza motrice. Si tratta di un personaggio coerente e perfettamente riuscito, che svolge egregiamente il suo compito. Nonostante il racconto sembri deragliare in alcuni punti, spostando eccessivamente l’attenzione su vicende e temi secondari, rischiando così di distrarre lo spettatore dagli eventi principali, Suzume riesce facilmente a emozionare e a toccare corde profonde, pure per merito delle animazioni d’altissimo livello.
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Titolo originale | すずめの戸締まり |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 2022 |
Durata | 122 minuti |
Uscita | 27 Aprile 2023 |
Genere | Anime Fantastico |
Regia | Makoto Shinkai |
Sceneggiatura | Makoto Shinkai |
Character design | Masayoshi Tanaka |
Musiche | Radwimps Kazuma Jin’no’uchi |
Produzione | – |
Distribuzione | Sony Pictures |
Doppiatori originali | Nanoka Hara Hokuto Matsumura Eri Fukatsu Shōta Sometani Sairi Ito Kotone Hanase Kana Hanazawa Aimi Terakawa Matsumoto Hakuō II |