Torna finalmente la celebre saga JRPG Tales of, dopo grande attesa. L’uscita di Tales of Arise era stata infatti annunciata per il 2020, per poi essere rimandata di addirittura 1 anno, in modo da poter soddisfare le grandi aspettative per un titolo su cui tutti i fan riponevano le speranze di un rinnovamento. Tutto l’hype che questo videogioco s’è portato dietro sarà stato ripagato?

Trama

Dopo secoli di crudele oppressione e schiavitù, per il popolo di Dahna sembra finalmente esserci uno spiraglio di luce. È racchiuso in una ragazza e un ragazzo, molto diversi tra di loro, ma entrambi con un terribile passato alle spalle. Nonostante le differenze personali e sociali, i due si ritrovano, per un incredibile gioco del destino, a essere il solo raggio capace di rischiarare un mondo oscuro, fatto di ingiustizie e soprusi contro uomini e donne, costretti a una vita terribile solo per alimentare l’avidità e l’ingordigia di un singolo.

Gameplay

Tra le maggiori migliorie proposte nel gameplay di Tales of Arise, troviamo sicuramente il sistema di combattimento, notevolmente implementato per rendere l’esperienza ancor più frenetica, togliendo ogni limite alla concatenazione delle combo e rendendo le catene di colpi potenzialmente infinite. Le Arti, come di consueto, possono essere inserite all’interno delle combo, di fatto l’unico elemento del combattimento limitato da un’apposita barra che, una volta esaurita, non permette più di spammarle contro l’avversario.

Per puntare ancora sul dinamismo degli scontri, è stata eliminata la funzione di guardia, che permetteva di parare i colpi, sostituita da rapide schivate, modalità che la storica saga di JRPG ha probabilmente adottato subendo l’influenza dello stile Soulslike e, per l’attenzione al tempismo d’azione, soprattutto del più recente Sekiro, sebbene la difficoltà dei combattimenti non sia neanche lontanamente paragonabile. I moveset e le abilità variano da personaggio a personaggio, permettendo un’esperienza di gameplay sempre varia e mai monotona. A velocizzare l’azione complessiva di questo nuovo titolo ci pensa anche l’eliminazione delle schermate di vittoria, che in passato ci costringeva a dover subire continue e francamente inutili interruzioni dell’esperienza di gioco

Feeling

La grafica completamente rinnovata risponde perfettamente ai desideri di tutti gli appassionati della saga e porta Tales of in una dimensione più contemporanea e competitiva nel mercato videoludico. Lo svecchiamento passa anche dalla composizione delle mappe di gioco, rese più grandi e più aperte. L’esplorazione diventa così un’interessante attività, in cui il giocatore può lanciarsi per scovare oggetti, nemici da sconfiggere o missioni secondarie, azioni tutte stimolate dall’ambiente circostante e dal suo magnifico design, capace d’affascinare e d’incuriosire.

Insomma, era necessaria questa scossa per far ritornare la saga Tales of sulla cresta dell’onda del genere JRPG. La sfida è stata accettata e vinta da Tales of Arise, in grado d’operare un vero e proprio rinnovamento, ma mantenendo anche tutte le caratteristiche che negli anni precedenti avevano contribuito a rendere celebre la serie.