The alpinist | La storia di Marc-André Leclerc | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | The alpinist |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2021 |
Durata | 92 minuti |
Uscita | 7, 8, 9 Marzo 2022 |
Genere | Biopic Documentario |
Regia | Peter Mortimer Nick Rosen |
Sceneggiatura | – |
Fotografia | – |
Musiche | – |
Produzione | Red Bull Media House Sender Films |
Distribuzione | Nexo Digital |
Cast | Marc-André Leclerc Peter Mortimer Will Gadd Alex Honnold Reinhold Messner Austin Siadak |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«Per me è più di una semplice avventura»
Un uomo lontano dai riflettori, arrampicato su remote pareti alpine. Il suo nome era Marc-André Leclerc, giovane canadese dallo spirito libero che ha compiuto alcune delle salite in solitaria più audaci della storia. È a lui che è dedicato The alpinist: uno spirito libero, in arrivo nelle sale italiane il 7, 8 e 9 Marzo 2022: si tratta del ritratto intimo di uno scalatore visionario, guidato solo dal suo amore per la montagna.
Un biopic fatto da appassionati
Prodotto da Red Bull Media House, in associazione con Sender Films, The alpinist: uno spirito libero è stato presentato in anteprima al Telluride Film Festival e al SXSW Film Festival. Il documentario è firmato dai due registi americani, Peter Mortimer e Nick Rosen, entrambi famosi per il loro sodalizio artistico col gruppo di produzione Sender Films, così come la comune passione di dirigere pellicole che parlino d’arrampicate su roccia, alpinismo e avventure all’aria aperta.
Scalate estreme
Medesima è, dunque, la lunghezza d’onda che ha portato alla realizzazione di The alpinist: uno spirito libero, un focus sulla vita e sulle motivazioni che hanno spinto Marc-André Leclerc a intraprendere scalate estreme e pericolose, raccontate in prima persona insieme ai pareri di amici, familiari e della sua dolce Brette, la ragazza dai capelli biondi e occhi azzurri che gli è stata sempre vicino nel suo innato sprint per il climbing sempre più ansiogeno.
Il giovanissimo alpinista canadese Marc-André Leclerc racconta le sue scalate in solitaria, abbozzate fin da quando era un bambino con la sindrome ADHD (Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività), fino ad arrivare alla sua voglia di provare l’ebbrezza del pericolo, per sfogare il suo estro. Divoratore di libri sulla natura e in particolare sugli alpinisti, rapito dalle immagini di climber inerpicati sulle montagne più alte, la madre approva la sua scelta.
Le tante voci a parlare di Marc-André
I vari pareri e le preoccupazioni per la sua vita estrema si alternano a frame dei suoi primi piani, con gli occhi che comunicano un forte senso di timidezza, mentre gli amici alpinisti rimangono meravigliati dal suo coraggio d’impegnarsi in scalate mai provate prima, la madre lo incita a inseguire i suoi sogni col suo modo calmo e sereno d’affrontare i pericoli e la sua Brette si dimostra orgogliosa del suo anticonformismo.
Imprese in solitaria
Non mancano le interruzioni delle riprese, uno stop forzato per i due registi: le audaci esperienze da perfetto grimpeur sono sempre state vissute lontane dai riflettori, in quanto scalate da percorrere in solitaria, senza nessuno a filmarlo. Si percepisce la comprensione per la sua riservatezza anti social, insieme alla voglia di spingersi oltre il limite umano, per riuscire infine ad arrivare alla vetta più alta, affrontando tutte le intemperie meteorologiche, come per la sua arrampicata sulla Torre Egger, in Patagonia.
L’incidente
La vita di Marc-André Leclerc termina con l’incidente fatale in Alaska, col compagno di cordata Ryan Johnson, nel 2018, che ha interrotto l’istintiva libertà di un giovane che aveva dedicato anima e corpo al suo sogno. Gli amici e la famiglia lo celebreranno in due commemorazioni, ad Agassiz e a Squamish, nella Columbia Britannica, per ricordare le sue ardue imprese.
The alpinist: uno spirito libero è un omaggio al coraggio e, al contempo, un inno alla spericolata libertà esistenziale. Dalle immagini emerge un Marc-André Leclerc grintoso, specialmente nel suo essere diverso dagli altri bambini; ne combinava sempre una delle sue, pervaso com’era dall’iperattività che gli causava qualche sofferenza a scuola. Una vita vivace, la sua, fuori dal comune, con le preparazioni prima dell’arrampicata, le scalate in solitaria senza l’uso di corde, a volte anche a mani nude, le difficoltà superate e i suoi piedi sempre in presa per non precipitare nel vuoto.
Una vita nomade
Bellissime le riprese in soggettiva, caratterizzate dalla vista mozzafiato e dalla gioia di un uomo che, ancora una volta, ce l’ha fatta. Queste ultime, colorate di giudizi critici e stupori degli amici e parenti, dipingono il quadro di una vita da nomade, pervasa dalla voglia di spingersi sempre più in là, di non fermarsi al primo stop ma di procedere passo dopo passo, nella calma e nella fiducia in se stesso.
Eterno spirito libero
L’ansia e il fiato sospeso per le maestose arrampicate si mescolano alla terribile sensazione della tragedia imminente, pronta a colpire il nostro cuore. E la fatale tragedia sulla parete nord delle Mendenhall Towers, in Alaska, precipita nella cupa tristezza per il destino avverso, giunto poco dopo aver coronato il suo più grande sogno, innamorato com’era dell’agognata Torre Egger, in Patagonia. The alpinist: uno spirito libero è un grande lavoro di ricerca e di commemorazione, dedicato a un giovane che ha ancora da insegnare molto: Marc-André Leclerc, un eterno spirito libero.
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Titolo originale | The alpinist |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2021 |
Durata | 92 minuti |
Uscita | 7, 8, 9 Marzo 2022 |
Genere | Biopic Documentario |
Regia | Peter Mortimer Nick Rosen |
Sceneggiatura | – |
Fotografia | – |
Musiche | – |
Produzione | Red Bull Media House Sender Films |
Distribuzione | Nexo Digital |
Cast | Marc-André Leclerc Peter Mortimer Will Gadd Alex Honnold Reinhold Messner Austin Siadak |