The Boogeyman | Se questo è un horror | Recensione
Il voto di Nerdface:
1.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | The Boogeyman |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2023 |
Durata | 99 minuti |
Uscita | 1° Giugno 2023 |
Genere | Horror |
Regia | Rob Savage |
Sceneggiatura | Scott Beck Bryan Woods Mark Heyman |
Fotografia | Eli Born |
Musiche | Patrick Jonsson |
Produzione | 20th Century Studios 21 Laps Entertainment NeoReel Twentieth Century Fox |
Distribuzione | The Walt Disney Company Italia |
Cast | Sophie Thatcher Chris Messina Vivien Lyra Blair David Dastmalchian Marin Ireland Madison Hu LisaGay Hamilton Maddie Nichols Mabel Tyler Leeann Ross Han Soto |
Il voto di Nerdface:
1.5 out of 5.0 stars
«Come fai a dormire con queste luci?»
Prendete un racconto di Stephen King, fatelo adattare dalla coppia di sceneggiatori di A quiet place e affidate la regia a un giovane regista che s’è fatto le ossa nella Blumhouse Production di Jason Blum. Cosa otterrete? Un’operazione di mestiere, decisamente modesta e che dimenticherete dopo poche ore dall’avvenuta visione.
L’ennesimo horror
Se la strategia produttiva può apparire sensata, l’ambizione e la riuscita cinematografica, diremmo artistica, se ci passate il termine, è così esile e scarsamente incisiva da risultare vuota e sterile. L’ennesimo horror di cassetta, che non spaventa se non ricorre a facili jumpscare, che spiega a chiare lettere l’impianto metaforico del racconto abbandonando lo spettatore a un’esperienza innocua e prevedibile. E se questo è un horror…
La trama
The Boogeyman, diretto da Rob Savage, racconta la storia della liceale Sadie Harper e di sua sorella minore Sawyer, entrambe sconvolte dalla recente perdita della madre. Le due, in questo momento difficile, non ricevono il giusto sostegno da parte del padre Will, che lavora come terapeuta in casa. A sua volta, anche l’uomo deve fare i conti col dolore causato dalla morte della moglie e la successiva elaborazione del lutto.
Cerca di fare il possibile per le sue figlie, ma non riesce a connettersi con loro dopo il tragico lutto e il suo atteggiamento sta creando delle vere e proprie crepe nel loro rapporto. Un giorno arriva in casa un nuovo paziente di Will, tale Lester Billings, che ha bisogno disperatamente del suo aiuto, dopo che la sua vita è stata devastata da una terribile serie di eventi, come la perdita dei suoi figli.
Un’entità demoniaca
Tuttavia, l’uomo porta in casa con sé una demoniaca entità soprannaturale, che prende mira le famiglie e si nutre della sofferenza causata alle sue vittime. Dopo la visita dell’uomo, Sadie e Sawyer iniziano a essere protagoniste di alcuni eventi terrificanti causati dalla malvagia entità soprannaturale, che ha invaso la loro casa. Will non crede alle due ragazze e questo suo scetticismo rischia di distruggere la sua famiglia per sempre.
Il Baubau
Tratto da Il Baubau, racconto breve che King scrisse nel 1973, The Boogeyman è la prova provata che non bastano buoni propositi per realizzare un buon film. Ammettiamo pure che le basi fornite dal racconto fossero interessanti, anche se stringate e poco paradigmatiche in senso cinematografico, il lavoro di adattamento non s’è concentrato su come rafforzare tale presupposti, ma sembra aver proceduto più semplicemente per addizione, ovvero limitandosi ad aggiungere cliché del genere al fine di raggiungere un numero di pagine sufficiente alla commercializzazione.
Nessun personaggio ha davvero una struttura o un percorso da affrontare, fatto salvo il mero servizio narrativo che consenta agli avvenimenti di svolgersi. Tutti coloro che soffrono lo fanno per l’incapacità d’elaborare il lutto e la perdita, ma tale sofferenza è fatta indossare ai personaggi come un costume o, se preferite, una maschera con la quale giustificare ogni tipo di comportamento, perfino l’assenza stessa di esso.
Nessuna complessità
Nulla assume mai la complessità e il dramma necessari per adattare King, soprattutto perché la fonte, Il Baubau per l’appunto, di tale gravitas pare essere sprovvisto. Torna in mente un film decisamente più riuscito e disturbante, come Babadook di Jennifer Kent, che con questi stessi elementi costruisce un dramma famigliare cupo e dolente incarnato in un mostro entrato di diritto nella storia dell’Horror. Il mostro, appunto, il Baubau che di notte terrorizza i bambini.
Ancora tu!
Ma non c’è niente da fare, The Boogeyman non riesce a segnare un punto nemmeno sotto questo aspetto. Un Uomo Nero che si limita a spaventare, a rappresentarsi come minaccia senza davvero mai dare seguito a tali terrificanti intenti, dal design banale visto e rivisto, anche in A quiet place, e dalla natura indefinibile e indefinita.
Non ci sono regole, non c’è un retaggio o una backstory, nulla si sa e nulla sapremo anche dopo il roll di coda. Nulla tranne un aspetto: il mostro ha paura della luce, quindi basterebbe correre verso gli interruttori per mettersi in salvo, ma forse questo dettaglio è fin troppo intuitivo e logico per questo film, quindi si decide d’ignorarlo lasciando i protagonisti inspiegabilmente incapaci di comprendere quest’unica informazione.
Così, nel buio di chi non sa accendere la luce, l’avventura del terrore si consuma in un epilogo fiacco e trascurabile. È davvero questo ciò che vogliamo dal cinema horror contemporaneo?
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Titolo originale | The Boogeyman |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2023 |
Durata | 99 minuti |
Uscita | 1° Giugno 2023 |
Genere | Horror |
Regia | Rob Savage |
Sceneggiatura | Scott Beck Bryan Woods Mark Heyman |
Fotografia | Eli Born |
Musiche | Patrick Jonsson |
Produzione | 20th Century Studios 21 Laps Entertainment NeoReel Twentieth Century Fox |
Distribuzione | The Walt Disney Company Italia |
Cast | Sophie Thatcher Chris Messina Vivien Lyra Blair David Dastmalchian Marin Ireland Madison Hu LisaGay Hamilton Maddie Nichols Mabel Tyler Leeann Ross Han Soto |