The Elder Scrolls: Stonethorn | Cuore oscuro | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
Serie | The Elder Scrolls |
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Uscita | 24 Agosto 2020 |
Gameplay | Multiplayer |
Anno | 2020 |
Piattaforma | PC XBOX ONE PS4 MAC |
Genere | MMORPG |
Sviluppatore | ZeniMax Online Studios |
Produttore | Bethesda Softworks |
Distributore | Bethesda Softworks |
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
Prosegue il viaggio nelle profondità di Skyrim, stavolta con un’avventura pensata esclusivamente per il co-op. Stonethorn, seconda parte di Cuore Oscuro, è un concentrato d’azione e adrenalina, che regala grande soddisfazione. Continua sulla linea narrativa iniziata con Greymoor, regalandoci un viaggio nelle profondità di Castle Thorn e Stone Garden, due nuovi dungeon tutti da scoprire, dove dietro ogni angolo sono in agguato orrori d’ogni tipo, d’affrontare necessariamente in compagnia e a un ritmo decisamente sostenuto.
Trama
Non ci sono infatti novità sul sistema di classi e abilità, ma il vostro viaggio si rivelerà ugualmente molto coinvolgente, considerando la frequenza degli scontri e la consueta profondità che ZeniMax e Bethesda hanno regalato a personaggi e trama. I due nuovi dungeon, raggiungibili da Western Skyrim e Blackreach, vi condurranno rispettivamente a Castle Thorn e Stone Garden.
Nel primo caso, avremo il compito di verificare la fondatezza di alcune preoccupanti voci che raccontano di come Lady Thorn, nascosta nella sua fortezza, abbia recuperato i suoi poteri, reclutato un intero esercito di vampiri e ora si prepari alla guerra. Ma contro chi? E perché? All’interno di Stone Garden affronterete invece l’abissale follia d’Arkasis, alchimista tanto dotato quanto squilibrato, che nel profondo delle caverne di Blackreach ha creato il Giardino di Pietra, dove dà vita a orrori terrificanti sfruttando soggetti d’ogni tipo, la cui collaborazione è di rado consensuale. Insieme a questa scorpacciata di battaglie, impreziosita da alcuni boss fight decisamente ispirati sia dal punto grafico che ludico, avrete la possibilità di completare nuovi missioni collegate a Dark Heart of Skyrim e recuperare nuovi set di oggetti e collezionabili, oltre a conseguire nuovi obiettivi e titoli.
Gameplay
Sembrerebbe davvero che non esistano motivi validi per non lanciarsi subito verso il sicuro acquisto di questo DLC, dal costo assolutamente congruo e accessibile di 1.500 corone (14,99 euro) e invece è necessario attendere ancora un attimo. È infatti doveroso specificare che, al contrario di quanto accaduto con Greymoor, questa nuova avventura è pensata specificamente per il gioco cooperativo: se amate il single player, non vi sentirete a casa.
La grande inclusività e l’accessibilità declinate ottimamente nella precedente uscita, lasciano in Stonethorn lo spazio alla necessità di collaborazione in gruppi da 4 giocatori, tutti mediamente esperti e ben equipaggiati. Prima dei combattimenti sarà possibile settare il livello di difficoltà, dato che i due dungeon consentono di scegliere tra una versione normale e una più impegnativa, dedicata ai veterani. Stone Garden offre anche la possibilità d’aumentare la difficoltà negli scontri con i boss.
Feeling
In conclusione, il nuovo DLC rappresenta un’avventura adrenalinica per ogni giocatore che abbia già una buona familiarità col meraviglioso mondo creato da Bethesda e sviluppato da ZeniMax. Sebbene non siano presenti update grafici, fatto salvo il grande lavoro sugli effetti particellari, o novità sul fronte delle classi e del gameplay, si ricava sempre un enorme piacere nello scorrazzare all’interno degli abissi di Skyrim, che si conferma ancora una volta come uno dei prodotti più validi sul mercato, anche dopo molti anni dalla sua nascita.
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Serie | The Elder Scrolls |
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Uscita | 24 Agosto 2020 |
Gameplay | Multiplayer |
Anno | 2020 |
Piattaforma | PC XBOX ONE PS4 MAC |
Genere | MMORPG |
Sviluppatore | ZeniMax Online Studios |
Produttore | Bethesda Softworks |
Distributore | Bethesda Softworks |