«La verità è che ami i riflettori»

Dopo il successo della prima stagione, non stupisce se The Lincoln Lawyer sia immediatamente balzata in testa alle classifiche di Netflix non appena giunta coi nuovi episodi, come tradizione recente del canale in streaming divisi in due parti.

L’uomo del momento

Mickey Haller si gode il successo ottenuto con l’ultimo caso ed è l’uomo del momento, amato dai giornalisti ai quali si concede con malcelata vanità. Lo studio viaggia a gonfie vele e la sua vita privata subisce uno scossone quando incontra la chef di un ristorante, con la quale instaura una relazione che diventerà anche professionale, quando la donna sarà accusata dell’omicidio di un costruttore al quale non ha voluto cedere il terreno del suo ristorante.

Tanti colpi di scena

Sulla strada di Mickey, però, si frappone una tra le procuratrici più abili e spietate della città, contro la quale non ha mai vinto. Ovviamente, il caso presenterà numerosi colpi di scena e dilemmi morali, in aula e fuori, ed è accompagnato da tante sottotrame che riguardano tutti i protagonisti della serie.

The Lincoln Lawyer si presenta con una seconda stagione ricca degli elementi che hanno caratterizzato la prima, ma riesce, se possibile, ad aggiungerne altri, ponendo la serie creata da David E. Kelley, stesso autore di due successi come Boston legal e The practice, tra quelle da non perdere.

Corale e stratificata

Più corale e stratificata, The Lincoln Lawyer cattura dal primo all’ultimo episodio, approfondendo le relazioni tra i personaggi e introducendone uno nuovo e irresistibile, la madre di Mickey Haller. Infine, la serie termina con un colpo di scena che chiude il cerchio narrativo intessuto sin dal primo episodio e lasciando intendere l’arrivo di un’auspicata terza stagione.