The menu | Una cena quasi perfetta | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | The menu |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2022 |
Durata | 107 minuti |
Uscita | 17 Novembre 2022 |
Genere | Thriller |
Regia | Mark Mylod |
Sceneggiatura | Seth Reiss Will Tracy |
Fotografia | Peter Deming |
Musiche | Colin Stetson |
Produzione | Hyperobject Industries |
Distribuzione | Searchlight Pictures |
Cast | Ralph Fiennes Anya Taylor-Joy Nicholas Hoult Hong Chau John Leguizamo Janet McTeer Judith Light Reed Birney Rob Yang Aimee Carrero Paul Adelstein Arturo Castro Mark St. Cyr Rebecca Koon Peter Grosz |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«Cosa stiamo mangiando, un Rolex?»
Uscito il 17 Novembre 2022 nelle sale italiane, è ora disponibile sulla piattaforma Disney+ The menu, il film diretto dal regista Mark Mylod. Un cast d’eccezione vede attori e attrici quali Ralph Fiennes, Anya Taylor-Joy e Nicholas Hoult in una pellicola al limite tra horror e thriller, mascherata da commedia grazie all’uso del black humor e ambientata nel mondo dell’alta cucina.
Satira in cucina
L’obiettivo è semplice: creare una storia satirica che colpisca in modo molto specifico il mondo, ormai elitario, della cucina e del cibo gourmet; ambiente in cui celebrità ormai alla fine della loro fama, giornalisti snob e buongustai autoproclamatisi tali si illudono d’essere esperti bene informati in fatto di cucina, tanto da ritenersi migliori dello stesso chef. E la sceneggiatura si muove attorno a questo, cercando di divertire lo spettatore mentre guarda i personaggi mettersi in mostra, pavoneggiandosi.
Una cena esclusiva
Ma veniamo alla trama vera e propria: un gruppo di persone s’imbarca su un traghetto, con destinazione l’isola costiera dov’è collocato un ristorante iper stellato e iper esclusivo, noto per le cene tanto leggendarie quanto esorbitanti da 1.250 dollari a persona, create e preparate dal famosissimo chef Slowik, interpretato da un bravissimo Ralph Fiennes.
Ad aspettare al porto la barca c’è una coppia di sposi, formata da Margot e Tyler, rispettivamente Anya Taylor-Joy e Nicholas Hoult, di cui la prima si considera una fervida intenditrice culinaria e aspetta questa serata da secoli. Ma non sono gli unici: con loro anche un attore caduto in disgrazia (John Leguizamo) insieme alla sua tormentata assistente (Aimee Carrero); tre magnati della tecnologia (Rob Yang, Arturo Castro e Mark St. Cry); un ricco uomo di mezz’età con la moglie (Reed Birney e Judith Light); in ultimo, un prestigioso critico gastronomico (Janet McTeer), accompagnato dal suo fedele editore (Paul Adelstein).
Lo chef
Grandi personalità che sembrano comunque diventare piccole e quasi scomparire, se comparate alla vera stella della storia e, con essa, del lungometraggio: lo chef Slowik. Ralph Fiennes si trova qui a interpretare un ruolo di vitale importanza, un uomo dalle sfaccettature nitide e contrastanti, caratterizzato da una calma quasi zen e da una mania del controllo quasi ossessiva.
Da sogno a incubo
A ogni portata i commensali si perdono in fragorosi e disturbanti battiti di mani, volutamente amplificato dagli intenti di Mylod, che gioca in modo astuto la realizzazione delle scene per infastidire lo spettatore. Disturbo che arriverà presto a permeare l’intera atmosfera del film: se inizialmente, infatti, tutti gli ospiti sono coccolati in modo quasi giustificato, visto il prezzo così alto per la partecipazione alla cena, ricevendo addirittura un trattamento personalizzato, ben presto le accortezze e l’infinita gentilezza assumono un tono invadente e violento, trasformando per il commensale l’esperienza attesa da una vita in un incubo.
The menu lascia in bocca un senso di sazietà e di sconvolgimento a più livelli sensoriali, proprio come un vero percorso di degustazione che si rispetti. Satira, parodia e critica si mischiano, lasciando un sapore acro che puntella la gola e lascia la voglia d’averne ancora.
L’ingrediente mancante
Bisogna ammettere che abbiamo percepito una mancanza: approfondire le diverse personalità dei commensali non ci sarebbe dispiaciuto, così come conoscere meglio le motivazioni che hanno spinto un uomo a odiare i suoi clienti. Non passa di certo inosservata la morale critica dietro ogni dialogo, inquadratura e sequenza, servite in questo caso su piatti d’argento (letteralmente).
Nulla di nuovo
Il senso di sazietà di cui parlavamo, però, diventerà ben presto un ricordo e quel ricordo diventerà un’esperienza che vorremmo riprovare. Nonostante l’interessante piega presa da The menu, non sembra però dare grandi rivelazioni o dire nulla che già non sapevamo. Esattamente come altri film in cui il mirino è puntato sulla fetta di popolazione degli ultra ricchi, The menu lancia i medesimi messaggi: la ricchezza corrompe le persone e dà alla testa. Messaggi sicuramente di peso, ma nulla di veramente nuovo.
A spiccare è invece il comparto tecnico, che lo spettatore si porterà a casa a visione terminata. The menu è abbagliante, è meraviglia pura per gli occhi e per le orecchie. La fotografia di Peter Deming rende l’isola dai toni quasi idilliaci; il design di produzione di Ethan Tobman è talmente elegante e raffinato da trasportarci subito in un’atmosfera di lusso e Mylod riesce a esplorare lo spazio della sua opera nei modi più creativi. Notevoli le riprese dall’alto del cibo, ma anche del ristorante stesso. Infine, la colonna sonora di Colin Stetson, provocatoria e divertente allo stesso tempo, fa da assist al ritmo del film, aumentandone la tensione. Un paradiso apparentemente adatto per una vacanza da sogno, dove però non è il caso di cenare.
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Titolo originale | The menu |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2022 |
Durata | 107 minuti |
Uscita | 17 Novembre 2022 |
Genere | Thriller |
Regia | Mark Mylod |
Sceneggiatura | Seth Reiss Will Tracy |
Fotografia | Peter Deming |
Musiche | Colin Stetson |
Produzione | Hyperobject Industries |
Distribuzione | Searchlight Pictures |
Cast | Ralph Fiennes Anya Taylor-Joy Nicholas Hoult Hong Chau John Leguizamo Janet McTeer Judith Light Reed Birney Rob Yang Aimee Carrero Paul Adelstein Arturo Castro Mark St. Cyr Rebecca Koon Peter Grosz |