The orbital children | Un’altra cometa in arrivo | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | 地球外少年少女 |
---|---|
Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 2022 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 6 |
Regia | Mitsuo Iso |
Genere | Anime Fantascienza |
Character design | Kenichi Yoshida |
Durata | 30 minuti a episodio |
Produzione | Production +h. |
Distribuzione | Netflix |
Prima TV | 28 Gennaio 2022 |
Doppiatori originali | – |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«Non si può sfuggire al futuro»
The orbital children è la nuovissima serie d’animazione targata Netflix, la cui prima parte è già disponibile sulla piattaforma streaming: 6 episodi che raccontano in modo avvincente ed efficace una storia incredibilmente affascinante e a tratti atipica, che spinge gli spettatori a osservare questo originale universo narrativo in un’ottica differente e spesso scardinata da tutte le convenzioni cui siamo abituati da sempre.
Lo zampino dello Studio Ghibli
In attesa della seconda e conclusiva parte, prevista l’11 Febbraio, occorre ricordare come dietro questo intrigante progetto di fantascienza ci siano due ex collaboratori del conosciutissimo e amatissimo Studio Ghibli. The orbital children è stato infatti scritto e diretto da Mitsuo Iso (Neon Genesis Evangelion, Porco rosso, Ghost in the shell), mentre il character design è a cura dell’illustratore e animatore Kenichi Yoshida (Porco rosso, La Principessa Mononoke, Cowboy bebop: il film). Capo degli animatori è invece Toshiyuki Inoue, che ha collaborato col compianto maestro Satoshi Kon per opere come Paprika: sognando un sogno, Millennium actress e Paranoia agent, conosciuto anche per il suo ruolo nella realizzazione dei film della serie Ghost in the shell.
I protagonisti
The orbital children è ambientato nel 2045 e vede come protagonisti principali due ragazzini che vivono in orbita. Un giorno, ricevono la visita di altri tre ragazzi, che però provengono dalla Terra. Fisicamente, i due gruppi di adolescenti sono molto diversi fra di loro: Touya e Konoha sono nati sulla Luna e vivono principalmente in un ambiente privo di gravità, il che ha debilitato notevolmente i loro corpi; in compenso, si muovono agevolmente in assenza di gravità. Taiyo, Mina e Hiroshi, al contrario, non sono abituati a muoversi in assenza di quest’ultima.
All’inizio ci saranno degli attriti fra alcuni dei protagonisti, che però passeranno ben presto in secondo piano a causa, purtroppo, di problemi ben più gravi che stanno affliggendo la loro stazione orbitante, non soltanto all’interno. Un enorme pericolo è infatti presente al di fuori della stazione: una cometa sta per abbattersi sulla Terra, rischiando così d’uccidere all’istante il 36,79% dell’umanità.
Eroi per caso
A quanto pare, però, il destino dei nostri giovani eroi per caso è già stato scritto: esiste infatti il Seven Poem, un insieme di predizioni molto dettagliate e specifiche riguardanti proprio i ragazzi e l’esito finale dell’eventuale impatto della cometa contro il nostro Pianeta. Riusciranno i nostri protagonisti a sopravvivere agli incidenti che stanno avvenendo a bordo della stazione spaziale e a salvare la vita dei terrestri, impedendo così la fatale collisione?
Intelligenze artificiali
The orbital children è il punto di partenza per interessantissimi spunti di riflessione, grazie anche alla sua ossatura: un racconto maturo, nonostante la giovanissima età dei protagonisti, portato avanti dai diversi punti di vista di ognuno su quanto sta accadendo a bordo e al di fuori della stazione orbitante, a causa del pericolo rappresentato dalla cometa. Inoltre, abbiamo la presenza di intelligenze artificiali, che giocano un ruolo cruciale ai fini della trama: è proprio in questo frangente che il racconto si rende più complesso e originale.
L’unica pecca di The orbital children, se così vogliamo davvero definirla, è l’uso abbondante di alcuni termini tecnici inseriti nella narrazione, un po’ come avviene anche in Neon Genesis Evangelion, e che necessitano da parte dello spettatore una buona memoria e una discreta attenzione. Tuttavia, una volta presa confidenza con questa terminologia specifica, la comprensione delle vicende raccontate risulta molto più agevole.
Ottimi personaggi
Buona è invece la caratterizzazione dei personaggi principali, che risulta soddisfacente e riesce nel suo intento di farli conoscere più da vicino, permettendo l’immedesimazione in uno o in un altro, in base alle inclinazioni più naturali di ognuno. Dal punto di vista visivo, The orbital children è un prodotto incredibilmente appagante: il lavoro è stato svolto in modo impressionante, riuscendo a rendere giustizia alla storia e a integrarsi perfettamente in essa, grazie alla grande cura riservata ai dettagli.
Conclusioni
The orbital children è un’opera di fantascienza ben curata e riesce ad appassionare grazie anche all’audacia di alcune scelte narrative e visive; un’opera che non ha paura di sperimentare e d’affrontare tematiche delicate e attuali, come la scarsità di risorse e la sovrappopolazione del pianeta Terra.
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Titolo originale | 地球外少年少女 |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 2022 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 6 |
Regia | Mitsuo Iso |
Genere | Anime Fantascienza |
Character design | Kenichi Yoshida |
Durata | 30 minuti a episodio |
Produzione | Production +h. |
Distribuzione | Netflix |
Prima TV | 28 Gennaio 2022 |
Doppiatori originali | – |