The Witcher 3 | Le ragioni dello scontento | Recensione
Il voto di Nerdface:
2.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | The Witcher |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | Polonia USA |
Anno | 2023 |
Stagione | 3 |
Episodi | 8 |
Ideatore | Lauren Schmidt Hissrich |
Genere | Fantasy |
Soggetto | Andrzej Sapkowski |
Durata | 48/65 minuti a episodio |
Produzione | Sean Daniel Company Platige Image Stillking Films Cinesite One of Us |
Distribuzione | Netflix |
Prima TV | 29 Giugno 2023 |
Cast | Henry Cavill Anya Chalotra Freya Allan Joey Batey MyAnna Buring Eamon Farren Mimî M. Khayisa Anna Shaffer Mahesh Jadu Royce Pierreson Wilson Mbomio Tom Canton Mecia Simson Kim Bodnia |
Il voto di Nerdface:
2.0 out of 5.0 stars
«Caro amico…»
«Quando stai realizzando una serie per una grande massa di spettatori, con esperienze diverse, provenienti da diverse parti del mondo e se gran parte di essi sono americani, queste semplificazioni non solo hanno senso, ma sono necessarie. È doloroso per noi e lo è anche per me, ma un livello più alto di sottigliezza e complessità avrà una portata minore, non raggiungerà il pubblico. […] Dobbiamo prendere queste decisioni e accettarle».
Un’accoglienza tiepida
Così Tomasz Bagiński, produttore di The Witcher, ha commentato in un’intervista pubblicata sulla rivista polacca Wyborcza la tiepida accoglienza ricevuta dai primi episodi della terza stagione della serie Netflix. Ha poi aggiunto: «Quando si tratta di serie, più giovane è il pubblico, meno significativa è la logica della trama. Solo emozioni. Solo emozioni crude. Un mix emotivo nudo. Quelle persone sono cresciute su TikTok e YouTube, saltano da un video all’altro. Cari bambini, ciò che fate a voi stessi vi rende meno resistenti a contenuti più lunghi, a lunghe e complicate catene di causa ed effetto».
Cos’altro aggiungere?
Leggendo queste considerazioni, cos’altro può aggiungere una recensione? Che critica si può fare a prodotti che volutamente hanno l’obiettivo d’essere il più semplici possibile, nella trama e nel suo svolgersi? A seguito di queste domande, la risposta è: nulla. Ecco perché abbiamo deciso di scrivere una recensione diversa dal solito, una non recensione che proprio da queste dichiarazioni muove il proprio ragionamento.
The Witcher 3 è approdata su Netflix il 29 Giugno nella sua prima parte, per poi chiudere con gli ultimi episodi il 27 Luglio. Già prima d’uscire, ha dovuto fare i conti con l’abbandono dal progetto del protagonista, Henry Cavill, il quale pare abbia deciso di mollare proprio perché non soddisfatto della direzione presa dalla serie. Lo stesso attore, all’inizio della sua avventura nei panni dello Strigo aveva annunciato e vantato una grande aderenza ai libri, che però è andata via via scemando. Ora sappiamo il perché.
E vissero tutti infelici e scontenti
Il risultato di queste scelte è una serie piatta, in cui gli intrighi ci sono, ma si fatica a capire bene le motivazioni delle parti in causa; una serie che diventa noiosa, verbosa e complicata da seguire, proprio per i troppi dettagli omessi e per il poco tempo dedicato a raccontarli.
The Witcher 3 cerca di catturare il pubblico più superficiale cui si riferisce Baginski, ma non offre le «emozioni crude» promesse e tradisce la trama originale. Il risultato, così, ha reso tutti infelici e scontenti: la serie ha lisciato completamente il primo target e fatto rumoreggiare il secondo.
Poco spazio ai personaggi
The Witcher 3 ha dunque tutti i difetti che Baginski ha freddamente ammesso, e oltre. Il pubblico generalista, «americano e incapace di prestare attenzione» s’è annoiato durante le scene d’intrigo e non ha avuto modo di seguire per bene la storia dei personaggi che begano fra loro: si scimmiotta Game of Thrones, ma non si permette allo spettatore d’affezionarsi ai cattivi, mentre molto avviene fuori scena e va immaginato. Viceversa, i fan dei libri e del mondo di The Witcher giustamente hanno mal sopportato le semplificazioni, perché hanno tolto spessore ai personaggi e a un mondo che hanno probabilmente letto con attenzione e immaginato nei dettagli.
Su un punto soltanto sono entrambi d’accordo tutti: Henry Cavill nei panni di Geralt, quando si trova a menare fendenti, è perfetto e i combattimenti sono molto ben coreografati, al punto che ci si potrebbe ritrovare a muovere le dita su un pad inesistente durante uno di essi, come certamente ha fatto più volte proprio l’attore in almeno una delle versioni del videogame di The Witcher.
Da Cavill a Hemsworth
Peccato, però, che siano pochi, constatazione utile per un’altra considerazione: il Witcher di The Witcher 3 si vede pochissimo e fa pochissime cose da Witcher. Forse, gli stessi produttori non sono così convinti che Liam Hemsworth, chiamato a sostituire Henry Cavill, possa fare breccia nel cuore degli spettatori.
Quale strada prendere?
Spieghiamo meglio il concetto. Non è semplice sostituire un attore, specialmente se così apprezzato nel ruolo. Tuttavia, marginalizzare il peso dello Strigo, se questa è davvero la strada che la serie intende seguire, non ci sembra davvero la scelta più adatta.
In sintesi, la strategia ammessa da Baginski appare piuttosto diffusa: da tempo le trame di molti film e show televisivi soffrono di una scrittura pigra, ma non è la strada corretta quella di sacrificare la ricerca, il gusto, la sperimentazione o la profondità sull’altare della semplicità. Come avvenuto per The Witcher 3, invece.
Cosa vorremmo
Rischiare, osare e, soprattutto, ripensare bene la parte creativa e il target di riferimento, avvicinando quello generalista a quello più duro e puro, per creare un punto d’incontro, è invece il sentiero che vorremmo fosse intrapreso, non per la certezza di vedere sempre dei capolavori, ma almeno per una garanzia in più di un prodotto salvabile.
Se poi nulla funziona, meglio una più dignitosa cancellazione. Ancora: se i libri di The Witcher sono troppo complessi e densi per poter essere adattati in maniera appropriata, non mancano certo altre storie su cui puntare.
Condividi il post
Titolo originale | The Witcher |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | Polonia USA |
Anno | 2023 |
Stagione | 3 |
Episodi | 8 |
Ideatore | Lauren Schmidt Hissrich |
Genere | Fantasy |
Soggetto | Andrzej Sapkowski |
Durata | 48/65 minuti a episodio |
Produzione | Sean Daniel Company Platige Image Stillking Films Cinesite One of Us |
Distribuzione | Netflix |
Prima TV | 29 Giugno 2023 |
Cast | Henry Cavill Anya Chalotra Freya Allan Joey Batey MyAnna Buring Eamon Farren Mimî M. Khayisa Anna Shaffer Mahesh Jadu Royce Pierreson Wilson Mbomio Tom Canton Mecia Simson Kim Bodnia |