Titan A.E.: l’incompresa perla fantascientifica di Don Bluth
Titan A.E.
«You can’t call a planet Bob».
Titolo originale | Titan A.E. |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 15 Giugno 200 |
Durata | 94 minuti |
Genere | Animazione Fantascienza Kids |
Regia | Don Bluth Gary Goldman |
Doppiatori originali | Matt Damon Drew Barrymore Bill Pullman John Leguizamo Nathan Lane Janeane Garofalo Ron Perlman Tone Lōc Jim Breuer Alex D. Linz Tsai Chin Crystal Scales Christopher Scarabosio |
Uscita italiana | 29 Settembre 2000 |
Una perla rara
Parlare di Titan A.E. significa raccontare una delle pagine più interessanti e al contempo più tristi della storia dell’animazione. Una pagina che inizia con un nome specifico che, spero, possa accendere in voi qualche lampadina: Don Bluth. Fattosi le ossa alla Disney, abbandona la casa di Topolino nel 1979, lamentando la progressiva perdita di libertà e la voglia di sperimentare diffusesi dopo la morte del capostipite Walt. Così, Don Bluth fonda, insieme a Gary Goldman, un suo studio d’animazione, che fino al 2000 porterà nelle sale circa 11 lungometraggi animati, alcuni dei quali riusciranno anche a fare concorrenza alla grande W.
I primi film animati dopo Disney
La vena creativa di Don Bluth spicca già dalla sua prima produzione, Brisby e il segreto di NIMH (1982), film che all’apparenza non sembra nulla d’eccezionale, ma che nasconde invece un’anima dark e tematiche di fondo affascinanti e capaci di smuovere anche il più duro degli animi. Fu solo il primo di una lista nella quale potete trovare anche Fievel sbarca in America (1986) o Anastasia (1997), solo per fare due nomi che di sicuro conoscete.
Un grande racconto di fantascienza
Titan A.E., invece, sembra essere caduto nell’oblio, tanto da essere probabilmente il meno replicato in TV dei film di Don Bluth. A torto, poiché è anche uno dei più interessanti. Uscito nel 2000 e realizzato con una tecnica che univa assieme CGI e elementi disegnati in maniera tradizionale, l’opera si presenta come un grande racconto di fantascienza.
Protagonista è Cale, che vediamo da bambino mentre sfugge alla distruzione della Terra a opera degli alieni Drej e ritroviamo quindici anni dopo come operaio. Suo padre era uno scienziato e come ultimo atto aveva lanciato nello Spazio la colossale nave Titan, alla quale aveva affidato il futuro dell’umanità. Inutile dirlo: il compito di recuperarla, di scoprire il mistero che cela e quindi di salvare un’umanità ormai dispersa nella galassia e in via d’estinzione ricadrà su Cale.
Una produzione travagliata
Non voglio dirvi di più, perché Titan A.E. è uno di quei film da recuperare, sebbene lo sviluppo travagliato subìto ne minò in qualche modo la perfezione. Come un capolavoro mancato, nel corso della sua realizzazione accusò vari intoppi, compresi diversi ridimensionamenti del budget, purtroppo anche in fase di scrittura. Impossibile non notare nella sceneggiatura i diversi approcci creativi e i cambi di registro. Intendiamoci: si tratta di sbavature e non azzoppano Titan A.E., ma semplicemente creano alcuni non detti cui lo spettatore deve porre rimedio.
La promozione inadeguata
In ogni caso, si tratta di uno script spanne sopra a quelli di un qualunque blockbuster moderno. Dove, però, il problema si fece sentire pesantemente fu nella promozione, inadeguata, scialba e che certo non contribuì a presentare Titan A.E. nel migliore dei modi, tarpandogli le ali ancor prima della sua uscita. Eppure, nel primo week end di programmazione sembrò reggere botta, piazzandosi in un meritatissimo quinto posto delle pellicole più viste; i critici ne lodarono le atmosfere e gli scenari mozzafiato.
Anche la colonna sonora è di livelli decisamente alti, annoverando artisti del calibro dei Jamiroquai e Lit. Purtroppo, già dalla settimana successiva gli incassi scenderanno e Titan A.E. scivolerà in basso, chiudendo con un incasso poco superiore ai 36 milioni di dollari, a fronte di una spesa stimata di circa 75.
Un flop doloroso
È un flop doloroso, ancor di più considerando che si tratterà dell’ultimo film di Don Bluth, il quale da allora s’è ritirato dalle scene. Questa è la parte più amara della storia: Titan A.E. può annoverarsi tra le più grandi opere di fantascienza moderna, eppure diventa il canto del cigno non solo di Don Bluth e della sua creatività, ma anche di un certo modo d’intendere l’animazione, un’arte dotata di grande dignità, tale da parlare ai bambini, ma anche ai loro genitori.
Ci vorrà del tempo per vedere nuovamente un prodotto simile al cinema e saranno comunque film intesi e percepiti come di nicchia. Titan A.E., invece, non voleva esserlo e si rivolgeva al grande pubblico, lo stesso che forse non lo capì in principio, ma che lo amò riscoprendolo in seguito. Vi consiglio di fare lo stesso: cercatelo e guardatelo come una perla rara, che da troppo tempo vi è stata tenuta nascosta.
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Titolo originale | Titan A.E. |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 15 Giugno 200 |
Durata | 94 minuti |
Genere | Animazione Fantascienza Kids |
Regia | Don Bluth Gary Goldman |
Doppiatori originali | Matt Damon Drew Barrymore Bill Pullman John Leguizamo Nathan Lane Janeane Garofalo Ron Perlman Tone Lōc Jim Breuer Alex D. Linz Tsai Chin Crystal Scales Christopher Scarabosio |
Uscita italiana | 29 Settembre 2000 |