Tom Selleck: i baffi più famosi degli anni ’80
Tom Selleck
«I think a lot of Magnum was me».
Magnum
Se dici Tom Selleck, hai già detto tutto. E con tutto intendo il riassunto di buona parte degli anni ’80, riuscendo con un nome a evocare la Ferrari 308 GTS, i baffoni, i due dobermann dai nomi di divinità greche e perfino un cappellino da baseball. È ovvio: Tom Selleck è conosciuto per Magnum P.I., più di ogni altra cosa. Ma se vi dicessi che era stato scelto per interpretare Indiana Jones? Se vi dicessi che rifiutò quel ruolo?
Una vita in TV…
Era cosa nota ai più, ma per me è anche l’indice di quanto un attore formatosi nelle sit-com, e quindi in TV, fosse ritenuto pronto per il grande balzo. Che poi, a guardare bene, nel curriculum di Tom Selleck c’è, è vero, una prevalenza di serie TV, da Charlie’s Angels a Le strade di San Francisco, ma anche un discreto elenco di famosi film per il grande schermo.
… e al cinema
Per esempio Coma profondo (1978), il secondo film da regista di Michael Crichton. Ma la collaborazione con il creatore di Jurassic Park non si ferma e, anzi, sale di grado nel 1984, quando Tom Selleck è scelto come protagonista di una pellicola fantascientifica, Runaway.
Tra poliziotti e robot assassini, l’attore si diverte in un ruolo drammatico e oscuro, come il futuro piuttosto prossimo nel quale è ambientato il film. Per un attimo sembra anche che la pellicola possa sbancare al botteghino, ma niente: arriva un altro film di fantascienza, anch’esso con robot assassini, con un budget inferiore e che gli rovina la festa. Una robetta chiamata Terminator.
Eppure, Runaway non era un film malvagio e tanti anni or sono erano solito replicarlo più o meno spesso nelle reti del Biscione. Se riuscite a recuperarlo, concedetegli il beneficio del dubbio, ma occhio: è degli anni ’80 e, se non avete vissuto quegli anni, non aspettatevi una scena d’azione dopo l’altra.
Alla corte di Leonard Nimoy
Sono partito da Magnum P.I. e dalla sua Ferrari, poi sono approdato alla Fantascienza e in qualche modo vi resto, parlando però di una commedia. Tre scapoli e un bebè (1987) racconta le peripezie di tre uomini alle prese con un neonato. È un film divertente, un remake di una pellicola francese, anch’essa arrivata nelle nostrane videoteche, e molto apprezzato. Direte: dove sta la Fantascienza? Nel regista, rispondo io, visto che si tratta Leonard Nimoy… E se non sapete chi è, mi chiedo: cosa ci state a fare su questa pagina?!
Due film da non perdere
Scorrendo un po’ avanti negli anni, arriviamo a due film particolarmente riusciti. Nel 1987 esce Alibi seducente, una commedia nella quale Tom Selleck, scrittore un po’ pasticcione di gialli e in crisi creativa, è alle prese con una misteriosa, bellissima e forse letale donna, che diverrà la protagonista del suo ultimo libro. Carabina Quigley (1990), invece, è un western atipico perché ambientato in Australia, con Tom Selleck nei panni di un cowboy dalla mira infallibile, alleato con gli aborigeni contro un perfido proprietario terriero.
Gli elementi classici del genere ci sono tutti e sono sapientemente mescolati alla scenografia del nuovo continente. Non mancano momenti da commedia, per un film tutto sommato adatto a una serata sul divano, con birra e popcorn. Passano sette anni: Tom Selleck è scelto, insieme a Kevin Kline, quale protagonista della commedia sbanca botteghino In & Out, che fa pure incetta di nomination, tra Oscar e Golden Globe.
Magnum P.I.
Questo era il cinema poi, ovviamente, ci sono le serie TV e Magnum P.I. è la prima in assoluto da citare. Reduce della guerra in Vietnam, Thomas Magnum trova alloggio presso la residenza hawaiana dello scrittore Robin Masters, in qualità di responsabile della sicurezza. Contemporaneamente, svolge l’attività d’investigatore privato, risolvendo crimini in bermuda e camicie a fiori.
Una delle serie più amate
La serie, di 158 episodi, è per lo più scanzonata e leggera, e lo dimostra anche l’impeccabilità comica del maggiordomo di Masters, Higgins, che con Magnum ha un rapporto d’aperta ostilità, sebbene non manchino occasioni nelle quali i due rivelano stima reciproca e, a volte, perfino affetto. Tra scorrerie in elicottero e corse sulle assolate strade delle Hawaii, Magnum P.I. riesce a guadagnare un posto di tutto rispetto all’interno delle serie americane di Donald P. Bellisario più amate.
L’altra serie impossibile da non citare è Friends. Tom Selleck è guest star, nei panni del fidanzato di Monica. La differenza d’età e i suoi proverbiali baffi danno vita a una sequenza di gag con gli altri amici, che non si trattengono dal chiedergli come faccia a tenerli così a posto. «Ho un pettine apposito», risponde lui, sorridendo beffardo. Più recente e di discreto successo è, infine, Blue bloods, serie iniziata nel 2010 e ancora in corso, nella quale Tom Selleck veste i panni del membro più anziano di una famiglia votata al servizio nel New York Police Department, di cui è a capo. Curiosità: anche qui è un reduce della guerra del Vietnam.
Un simbolo
Forse Tom Selleck non ha saputo sfruttare nel modo giusto tutte le occasioni presentategli nel corso della sua carriera, ma allo stesso modo non possiamo essere certi che con la frusta in mano sarebbe stato credibile, quanto lo è stato Harrison Ford. In ogni caso, resta quel suo sorriso sornione, capace di renderlo un sex symbol per almeno una decade, il volto di un personaggio entrato nel mito e nell’immaginario collettivo.