Transformers: quando i nostri cuori divennero cubetti di energon
Transformers: Generation One
«Just remember: there’s a thin line between being a hero and being a memory».
Titolo originale | The Transformers |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Giappone USA |
Anni | 1984-1987 |
Stagioni | 4 |
Episodi | 98 |
Genere | Anime Fantascienza Robot |
Character design | Shōhei Kohara Floro Dery |
Regia | Kōzō Morishita Nelson Shin Hong Jae-ho |
Musiche | Johnny Douglas Robert J. Walsh |
Studio | Sunbow Entertainment Toei Animation AKOM |
Primo episodio | 17 Settembre 1984 |
Uscita italiana | 1985 |
Figli di Cybertron
«Leonard, vedi, i Transformers ci insegnano che le cose non sono necessariamente come sembrano. Sai, come il fatto che un camion potrebbe essere un robot alieno, o che qualcuno che vive una relazione sentimentale potrebbe provare cose diverse da quelle che manifesta, o una normale conversazione sui Transformers potrebbe riguardare in realtà qualcuno qui seduto. Mi fermo per permetterti d’assimilarlo».
Sheldon Cooper, The Big Bang Theory
Prendendo spunto dalle sagge parole di un nerd di livello epico come Sheldon Cooper, diamo inizio alle celebrazioni per l’anniversario di una delle pietre miliari della nostra cultura. E già, perché la prima messa in onda della serie animata chiamata G1, o Generation One, degli inossidabili Transformers è avvenuta proprio quarant’anni fa: cifra tonda e festa grossa, dunque, con la banda musicale, l’intervento delle autorità e i fuochi (rigorosamente laser) a mezzanotte, in riva al mare.
Quando erano Autorobot e Distructors
Partiamo dal presente. In otto lustri di storia dell’intrattenimento per bambini e bambinoni, i figli di Cybertron non si sono mai fermati: da Autorobot e Distructors fino agli attuali Autobot e Decepticon, una generazione dopo l’altra i Transformers hanno proseguito la loro inarrestabile maratona sugli schermi e sugli scaffali dei negozi di giocattoli di tutto il mondo, per finire poi in mano a Michael Bay.
Il regista ne ha fatto un prodotto utile a riempire le nostre sale, le sue tasche e a scatenare vertigini o crisi epilettiche a casaccio. La corsa non accenna ad arrestarsi, con l’audace prequel Transformers One, dedicato alle origini dell’odio tra le due fazioni, in imminente uscita.
Una formula sempre efficace
La formula delle botte da orbi senza conseguenze né obbligo di referto ha sempre avuto il suo fascino e il successo di eroi di tutte le taglie (e tagli di capelli), da He-Man a Bud Spencer, è correlato in maniera direttamente proporzionale alla quantità e alla potenza dei cazzotti somministrati.
L’intuizione di nuovi robot
E se a picchiarsi con disinvoltura ci fossero dei robot? E se questi ultimi, invece d’essere pilotati da soggetti terzi, fossero senzienti e dotati di una personalità? E se, oltre a tutto questo, fossero anche capaci di trasformarsi in automobili, camion, aerei, mezzi pesanti e dinosauri?
È da questi presupposti che studi di produzione come Marvel Productions e la gloriosissima Toei Animation, per la parte figurativa, e marchi del calibro di Takara-Tomy e Hasbro, per la doverosa contemporanea produzione di solidi pupazzi (i primi erano in metallo), hanno unito i loro sforzi e ottenuto un risultato sensazionale.
Amore incondizionato
Hai voglia a dire che i disegni e le animazioni erano raffazzonati e le storie banali e finalizzate solo a fare pubblicità all’ultimo giocattolo in arrivo sugli scaffali dei negozi… La Generation One dei Transformers ce la ricordiamo tutti con un amore incondizionato, al di là delle traduzioni zoologico od onomatopeiche dei nomi e delle logiche sconclusionate alla base delle trame.
Che si trattasse dello stacchetto usato per i cambi di scena, delle trasformazioni di massa, della voce indimenticabile di Soundwave (per noi Memor) e dei suoi sgherri in musicassetta o del mitico duello tra Optimus Prime (per noi Commander) e Megatron (curiosamente dal nome immutato) sulla diga di Sherman, l’appuntamento in televisione coi Transformers era semplicemente imperdibile, così com’era pura esaltazione liberare il modellino dalla confezione per poi trasformarlo fino alla nausea.
I tanti volti dei Transformers
Abbiamo superato il trauma della violentissima rivoluzione portata sul grande schermo col lungometraggio del 1986, anch’esso inserito nella continuità della Generation One, e abbiamo seguitato ad amare i set componibili, a partire da Devastator e fino ai Pretenders, racchiusi in un involucro organico quasi sempre bizzarro.
Come dimenticare, inoltre, gli Headmasters coi robottini pilota che diventavano teste di robottoni, o i Beastmasters e avanti così, fino alle attuali e controverse trasposizioni cinematografiche, senza nutrire dubbi, ognuno col proprio beniamino scelto tra le centinaia di personaggi, ognuno con un pezzetto di energon ben piantato nel cuore. O viceversa. Poco importa.
La sigla completa di Transformers: Generation One
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Titolo originale | The Transformers |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Giappone USA |
Anni | 1984-1987 |
Stagioni | 4 |
Episodi | 98 |
Genere | Anime Fantascienza Robot |
Character design | Shōhei Kohara Floro Dery |
Regia | Kōzō Morishita Nelson Shin Hong Jae-ho |
Musiche | Johnny Douglas Robert J. Walsh |
Studio | Sunbow Entertainment Toei Animation AKOM |
Primo episodio | 17 Settembre 1984 |
Uscita italiana | 1985 |