Troppo cattivi | Una fiaba contro gli stereotipi | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | The bad guys |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2022 |
Durata | 100 minuti |
Uscita | 31 Marzo 2022 |
Genere | Animazione Avventura Azione |
Regia | Pierre Perifel |
Sceneggiatura | Etan Cohen Hilary Winston |
Character design | – |
Musiche | Daniel Pemberton |
Produzione | DreamWorks Animation |
Distribuzione | Universal Pictures |
Doppiatori originali | Sam Rockwell Marc Maron Anthony Ramos Craig Robinson Awkwafina Richard Ayoade Zazie Beetz Lilly Singh Alex Borstein |
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
«Saremo anche cattivi, ma molto bravi a esserlo!»
Siamo in un momento in cui i film pensati per un pubblico giovane vivono la responsabilità di portare avanti tematiche importanti, magari politicamente impegnate. In un certo senso Troppo cattivi, nuova proposta della scuderia DreamWorks e Universal Pictures, assolve allo stesso compito, recuperando un po’ di leggerezza perduta e un gusto per l’avventura e l’azione pura.
Per grandi e piccini
Nella versione italiana, Troppo cattivi strizza l’occhio anche agli spettatori più grandi, avendo coinvolto nel cast di doppiatori diversi nomi della stand up comedy. Il risultato è gradevole, per quanto modesto e senza pretese. Anche se, nonostante l’intuizione di marketing, probabilmente a goderne fino in fondo le intenzioni saranno proprio i più piccoli.
Chi ha paura del lupo cattivo?
Wolf, Snake, Piranha, Tarantula e Shark. Cinque amici, cinque rapinatori imprendibili, una vera e propria piaga per la città. In effetti, sono esattamente i personaggi dell’immaginario comune: il lupo cattivo dei Tre porcellini, lo squalo che spaventa i bagnanti, in un riferimento non troppo velato al cult di Spielberg, il serpente, la tarantola e il piranha, che in varie occasioni hanno occupato il posto del villain. Questi personaggi, almeno in un primo momento, giocano sulla loro fama e stringono un’amicizia che li protegge dal resto del mondo.
Nonostante si atteggino a duri imperturbabili, infatti, risulta chiaro abbastanza presto che nascondano un lato sentimentale piuttosto pronunciato. Dei cattivoni dal cuore tenero, insomma, che troppe volte si sono sentiti respinti dai cosiddetti buoni. Quando si presenterà l’occasione di redimersi o di fingere una redenzione per mettere le mani sull’agognato trofeo della criminalità, il Delfino d’Oro, questi villain scopriranno di non essere, in fondo, troppo cattivi.
Oltre le apparenze
Una trama abbastanza lineare gioca sull’anti-stereotipo del ciò-che-sembra-non-è, piuttosto noto al pubblico. Tuttavia, è abbastanza evidente che l’intenzione non sia fare un film rivoluzionario, anche perché ora come ora la ridiscussione dei ruoli tipici della fiaba è bella che trattata, ma di mettere su un prodotto di facile consumo. E, soprattutto, di creare personaggi accattivanti e di trasmettere ai bambini pochi, semplici messaggi: non fermatevi alle apparenze, c’è sempre una possibilità di redenzione e quanto è importante il valore dell’amicizia.
I punti di forza di Troppo cattivi
Da un punto di vista tecnico, Troppo cattivi non rappresenta un avanzamento rispetto alle numerose uscite disponibili al momento. Tuttavia, i movimenti sono fluidi e si prestano perfettamente alle numerose e spettacolari scene d’azione che rendono il film così divertente.
La texture del personaggi sono sacrificate per avvicinare il risultato finale a delle suggestioni 2D, con un risultato finale più che soddisfacente, per quanto non sbalorditivo. Ma sbalordire non è lo scopo di Troppo cattivi. Sembra, anche da un punto di vista estetico e tecnico, che si voglia piuttosto rientrare in canoni già consolidati, che mettano a proprio agio lo spettatore.
Tante citazioni
Anche nella regia e nel design dei personaggi Pierre Perifel, già animatore per Kung-Fu Panda e Le 5 leggende, qua al suo esordio da regista su un lungometraggio, si muove nei binari della citazione. Gran parte delle sequenze di presentazione dei protagonisti e d’esplicazione dei vari piani criminali riprendono, per esempio, il montaggio di Ocean’s eleven, cui Perifel attinge a piene mani.
Per quel che riguarda l’interpretazione del cast italiano, bisogna riconoscere che la scelta della distribuzione ha dato dei buoni risultati. Gli adattamenti nostrani non sono nuovi nel sostituire gli illustri cast originali con star locali prese da ambiti extra-doppiaggio. I risultati non sono sempre eccellenti. In questo caso, però, Andrea Perroni (Wolf) Edoardo Ferrario (Snake), Margherita Vicario (Tarantula), Valerio Lundini (Piranha) e Saverio Raimondo (Il professor Marmellata) funzionano e uniscono la scelta di nomi accattivanti a un’alta professionalità. Per chi dovesse vederlo in lingua originale, probabilmente su piattaforma, in un secondo momento, il cast americano vede nomi come Sam Rockwell, Zazie Beetz, Awkwafina e Alex Borstein. Tutte eccellenze, che costituiscono sicuramente un valore aggiunto al film.
Perché Troppo cattivi non è un sì convinto
Inutile negarlo: Troppo cattivi suscita reazioni tiepide, almeno in un pubblico adulto. Il cinema d’animazione, anche quello rivolto a un target molto giovane, ci ha abituati a prodotti trasversali, in grado di parlare a più livelli, a tutte le generazioni di spettatori, e d’utilizzare metafore interessanti e originali, di trattare tematiche sempre più delicate. O di sorprendere con soluzioni tecniche sbalorditive. Produrre un film come Troppo cattivi nel 2022, da parte di una major del cinema d’animazione che ha messo sul mercato film come Shreck o Zeta la formica, per citarne i capolavori, è un tentativo timido che non produce alcun avanzamento.
Una trattazione timida
Siamo del resto in in periodo in cui la grande concorrente, la Disney (ma non solo), sta portando avanti ragionamenti anti-stereotipo e in generale di trattazione psicologica e sociale importantissimi. Quindi, quanto si sposti dal flusso e smorzi il grande potenziale del cartone animato sembra quasi sottrarsi a una sfida. O, comunque, rientra più in un prodotto minore, di rapido consumo e non destinato a restare negli annali del genere.
Alla base di questo prodotto modesto c’è la mano dello sceneggiatore Etan Cohen, la cui esperienza parte da due episodi di Beavis & Butthead e arriva fino a Men in Black 3, che adatta il fumetto di Aaron Blabey The bad guys, anche titolo originale del film. Certo, la materia prima è stata un bestseller in America ed è fuori discussione la vendibilità della storia e dei personaggi, ma Troppo cattivi sopravvivrà al ricambio distributivo della sala? Probabilmente no, ma non è detto che ciò che è piacevole debba essere per forza memorabile.
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Titolo originale | The bad guys |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2022 |
Durata | 100 minuti |
Uscita | 31 Marzo 2022 |
Genere | Animazione Avventura Azione |
Regia | Pierre Perifel |
Sceneggiatura | Etan Cohen Hilary Winston |
Character design | – |
Musiche | Daniel Pemberton |
Produzione | DreamWorks Animation |
Distribuzione | Universal Pictures |
Doppiatori originali | Sam Rockwell Marc Maron Anthony Ramos Craig Robinson Awkwafina Richard Ayoade Zazie Beetz Lilly Singh Alex Borstein |