Twin Peaks, ovvero: ma chi ha ucciso Laura Palmer?
Twin Peaks
«Avete proprio dell’ottimo caffè, qui a Twin Peaks. E dell’ottima crostata di ciliegie».
Titolo originale | Twin Peaks |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anni | 1990-1991 2017 |
Stagioni | 3 |
Episodi | 48 |
Genere | Crime Drammatico Fantastico |
Durata | 45/94 minuti a episodio |
Prima puntata | 8 Aprile 1990 |
Uscita italiana | 9 Gennaio 1991 |
La rivoluzione in TV
Agli inizi degli anni ’90 la domanda era una e una sola: chi ha ucciso Laura Palmer? Sì, perché Twin Peaks di David Lynch, una delle serie maggiormente seguite e discusse di quel periodo, forse addirittura la prima ad aver generato veri e propri gruppi d’ascolto, iniziava col ritrovamento del cadavere di una ragazza. Attorno a questo omicidio ruotava la trama, in una realtà onirica e spiazzante che faceva da scenario alle indagini dell’agente dell’FBI Dale Cooper.
Un successo mondiale
Twin Peaks avvinghia e seduce milioni di telespettatori per 2 stagioni, fino al 1991, ma gli episodi finali sono trasmessi a singhiozzo e, sebbene si fossero create le basi per una terza stagione attraverso un finale aperto, lo show fu definitivamente cancellato dopo il 22° episodio. Le motivazioni sono tra le più disparate e principalmente riguardano la scelta del network ABC di rivelare l’identità dell’assassino di Laura Palmer.
David Lynch e Mark Frost
Come previsto da David Lynch e dallo sceneggiatore Mark Frost, i padri artistici dell’opera, una volta svelato il mistero principale, la serie ebbe una brusca riduzione degli ascolti, cui non riuscirono a porre rimedio nemmeno le altre sottotrame preparate. Sebbene colpevole della mossa infelice, bisogna però ricordare che ABC fosse stata all’inizio entusiasta di quanto David Lynch e Mark Frost si apprestavano a fare.
La particolare estetica del primo, la sua capacità di circondare di surrealismo ogni inquadratura, d’infilare il bizzarro su uno sfondo comunque coerente e realistico, fanno di Twin Peaks una serie difficile da inquadrare o etichettare. Parliamo di una soap con elementi polizieschi e con alcune sfumature horror. Un Dallas, il cui successo l’emittente voleva in qualche modo cavalcare, parodistico e parodiato già dal tormentone che faceva il verso al famoso e antecedente: «Chi ha sparato a J.R?».
Un’opera bifronte
Un’opera bifronte, un po’ giallo e un po’ noir, difficile da definire per intero, come anche solo da localizzare nel tempo. Se, infatti, le vicende sono ambientate nel 1989, non mancano riferimenti estetici agli anni ’50, nei costumi, per esempio, o nelle musiche.
A proposito di musiche, a contribuire notevolmente al successo fu anche la sigla d’apertura, composta dal compianto Angelo Badalamenti, perfettamente incastonata nel look generale di Twin Peaks e nella sua dualità. Mescola immagini naturali con gli ingranaggi di una segheria e nel nome della stessa cittadina: Picchi gemelli, Twin Peaks appunto.
Un luogo strano
Cittadina magica o solo anticamera dell’Inferno, Twin Peaks è un luogo strano, ricco di personaggi di dubbia moralità che convivono con nani e demoni provenienti da dimensioni parallele e, nemmeno troppo difficile a immaginarsi, può corrompere come un cancro l’intera società americana.
La provincia americana
Inoltre, è bene ricordarlo, questo elemento per alcuni versi onirico e visionario andava a fondersi con un protagonista tipico di certa letteratura: la provincia americana che, sotto il manto della rispettabilità, nascondeva le peggiori perversioni e deviazioni.
Sì, perché se di dualità parliamo, allora la principale è tra Bene e Male; se spesso ci è difficile identificare gli agenti dell’una o dell’altra parte, sappiamo bene interpretarne le azioni e, su quelle, basare la nostra personale indagine. L’assassino di Laura Palmer è sicuramente il Male; Cooper, interpretato da un algido Kyle MacLachlan, invece è il Bene.
Come dei pendoli
Ma quanto David Lynch tiene a mostrarci sono tutte le altre persone e come esse si muovono tra questi due estremi. Uomini e donne ondeggiano come un pendolo al di qua e al di là di quella sottile linea di confine.
Umano e sovrannaturale
Ci troviamo di fronte a un racconto ricco di elementi sovrannaturali ma che, alla fine, si risolve nel più umano dei piani; la magia rimane solo presente come un’ombra minacciosa, forse un fantasma, un semplice riflesso della parte più nera dell’animo umano. Alla fine di Twin Peaks il dubbio rimane e la spiegazione, sebbene ormai sappiamo chi abbia fatto e cosa, almeno in parte non ci soddisfa, né ci tranquillizza. Rimaniamo quindi con la nostra razionalità perfettamente appagata, eppure inefficace, inutile o, più semplicemente, inadatta a spiegare il mondo e la storia che abbiamo appena visto.
La prima delle serie contemporanee
Straniante oltre ogni misura, in questo metaforico metterci con le spalle al muro sollevandoci per il bavero, per poi picchiarci selvaggiamente, si deve cercare il segreto del successo della serie, anche nelle influenze sugli show successivi. Perché senza Twin Peaks, è bene ricordarlo, non avremmo avuto Lost, per esempio, e tutti gli altri show che di misteri e doppie chiavi di lettura hanno fatto il loro marchio di fabbrica.
Twin Peaks, inoltre, si distingue anche in quanto uno dei rari casi in cui un regista che fino a quel momento aveva snobbato il mezzo televisivo, reputandolo di poco conto, riuscì a trasferire perfettamente la sua visione confrontandosi con tempi e tecniche narrative diverse dalla pellicola cinematografica.
Oltre la serie
Della storia di Laura Palmer, comunque, David Lynch sembrò essersi innamorato a sua volta, visto che poi produsse un vero film, Fuoco cammina con me, che ripercorre l’ultima settimana di vita della ragazza.
L’ultima stagione
Innamorato al punto da tornare sul luogo del crimine dopo anni di congetture, smentite e dichiarazioni. Nel 2017, infatti, dopo una presentazione a Cannes arriva il sequel televisivo di Twin Peaks, nel giubilo dei fan di tutto il mondo che finalmente vedranno chiudersi quel cerchio aperto venticinque anni prima. E si tratta di un amore capace d’aver coinvolto anche tutta la famiglia dei creatori.
La figlia di David Lynch scrisse parallelamente alla serie, poi, il libro Il diario segreto di Laura Palmer, manoscritto sulla vita della ragazza dal suo dodicesimo compleanno fino alla morte; il fratello dello sceneggiatore Mark Frost, invece, si cimentò in un’autobiografia dell’agente Cooper. Non mancano, poi, guide più o meno ufficiali alla ridente cittadina che fa da sfondo alla vicenda, ma purtroppo non sono mai state stampate in Italia.
Un cult indiscutibile
Insomma, l’universo di Twin Peaks va ben oltre lo schermo e, per chi voglia confrontarsi con esso per la prima volta, non c’è che da scegliere il punto di partenza. Noi consigliamo di vivere e immergersi in quest’esperienza, per assaporare insieme a un caffè e a una fetta di torta di ciliegie questo cult indiscutibile.
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Titolo originale | Twin Peaks |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anni | 1990-1991 2017 |
Stagioni | 3 |
Episodi | 48 |
Genere | Crime Drammatico Fantastico |
Durata | 45/94 minuti a episodio |
Prima puntata | 8 Aprile 1990 |
Uscita italiana | 9 Gennaio 1991 |