Wentworth Miller: film e serie di un attore coraggioso
Wentworth Miller
«You only cry for help if you believe there is help to cry for».
Un uomo coraggioso
Ancora una volta ci troviamo davanti a un nome cui dobbiamo collegare un volto. E, come sempre, alla fine scopriamo che quel volto ci è più che familiare. Wentworth Miller, nel caso in cui non vi dica nulla, è un attore che vedete in giro fin dal 1998 e ha collezionato diversi ruoli e partecipazioni nelle serie più famose. In alcune di esse è diventato protagonista, altre invece se l’è lasciate alle spalle, come giusta gavetta.
Televisione e cinema
Un po’ meno ricca è invece la sua carriera cinematografica, piuttosto densa di film non perfettamente riusciti; molto movimentata poi è la sua vita personale, tormentata da alcuni disagi complicati da affrontare e trattare. Ci proveremo, tuttavia, con la dovuta dose di delicatezza.
Grande schermo
Wentworth Miller approccia al mondo dello spettacolo con l’obiettivo di diventare produttore, ma nel frattempo non disdegna d’apparire pure come attore. Sul grande schermo arriva quando ha alle spalle già alcune partecipazioni importanti e prima di diventare veramente famoso con la serie che lo renderà riconoscibile.
Purtroppo le uniche pellicole a meritare una menzione positiva sono La macchia umana (2003) e Stoker (2013). La prima è una riduzione cinematografica dell’omonimo romanzo di Philip Roth: Wentworth Miller appare come attore; nella seconda, invece, ha il ruolo di sceneggiatore, sebbene si sia firmato con uno pseudonimo. Entrambe le pellicole sono state molto apprezzate e la sua sceneggiatura di Stoker già dal 2010 era considerata una delle migliori non ancora prodotte.
Alcuni inciampi
Purtroppo a questi due esempi positivi devo aggiungere film meno riusciti, come Underworld e Resident evil: afterlife. Il primo non è del tutto malvagio, ma perde moltissimo nel ritmo; il secondo, quarto capitolo della saga cinematografica nata dal videogioco, già dopo la prima pellicola aveva perso ogni pretesa, riducendosi in un’operazione dai pochissimi guizzi e con la sola Milla Jovovich a far pendere la bilancia in suo favore. Ultimo ma non ultimo: The loft, film del 2014 tra il thriller e l’erotico, uscito direttamente in Home Video e passato praticamente inosservato.
Piccolo schermo
Decisamente più ricca di soddisfazioni è invece la carriera di Wentworth Miller sul piccolo schermo. L’attore esordisce infatti con un piccolo ruolo in Buffy: l’ammazzavampiri e dopo inanella una serie di ruoli minori in serie come E.R.: medici in prima linea, la sottovalutata Popular, la delicata Joan of Arcadia. Nel 2002 è protagonista poi nella miniserie Dinotopia e nel 2005 finalmente arriva al ruolo che lo renderà più famoso.
Una celebre (e lunghissima) evasione
Diventa protagonista di Prison break, serie che racconta del piano di un uomo che si fa incarcerare al solo scopo di far evadere il fratello. Impossibile riassumere in poche righe le 5 stagioni: se riuscite a recuperarla, vi consiglio di vederla anche tenendo conto che, come spesso accade, perde mordente man mano che avanza. Tra la quarta e la quinta stagione, vi ricordiamo, si pone anche The final break, doppio episodio riunito in un film per la TV, anch’esso da recuperare.
Dopo Prison break, Wentworth Miller registra alcune partecipazioni discrete, come in Dr. House; nel 2014 entra nel cast della serie The Flash, nei panni del villain Capitan Cold.
Sul set ritroverà anche Dominic Purcell, che interpretava suo fratello proprio in Prison break. The Flash, tra l’altro, gli apre la strada anche per Legends of tomorrow, sempre nei panni di Capitan Cold, serie piuttosto apprezzata e spin-off che arricchisce il cosiddetto Arrowverse, uno degli universi televisivi più fortunati in termini di audience.
Lontano dagli schermi
Sebbene apprezzato come attore drammatico e pur dimostrando d’avere il giusto talento per interpretare personaggi diversi e con diversi gradi di caratterizzazione, Wentworth Miller cade vittima di stati depressivi molto forti, che lo portano quasi verso il suicidio. La depressione è uno dei mali più subdoli e spesso nemmeno le persone più vicine si accorgono del profondo malessere che attanaglia un proprio caro.
L’impegno sociale
Wentworth Miller ha dichiarato di soffrirne fin da bambino e che la malattia ha profondamente influito sulla sua vita e sulle sue relazioni. Nel 2016 è diventato anche ambasciatore dell’associazione Active Minds, proprio per aver parlato apertamente di un male ancora sottovalutato, vissuto spesso come una vergogna. Infine, nel 2021, l’attore ha dichiarato d’aver avuto anche una diagnosi d’autismo, sollevando un ulteriore velo questo disturbo.
Ammiro la forza di chi combatte ogni giorno, di chi ha il coraggio di mostrarsi fragile pur continuando a lottare. Per questo auguro a Wentworth Miller di riuscire a fronteggiare sempre i suoi demoni sperando che essi, prima o poi, si arrendano al suo coraggio.