William Shatner: le incursioni inaspettate del Capitano Kirk
William Shatner
«Recitare è facile. Scrivere è più creativo».
Il Capitano che non t’aspetti
Ecco un nome che non ha bisogno di presentazioni. William Shatner è uno degli attori più conosciuti da noi nerd: che piaccia o meno Star Trek, tutti conosciamo il Capitano Kirk e l’attore che l’ha interpretato fin dalla fine degli anni ’60. La carriera a bordo dell’Enterprise è stata non solo duratura, ma non s’è nemmeno esaurita alla cancellazione della serie originale. Infatti, dopo l’ultima missione della storica nave della Federazione, William Shatner è più volte tornato sul luogo del delitto, sia nella versione animata, sia come scrittore di una serie di romanzi ambientati nell’universo creato da Gene Roddenberry e che hanno avuto un discreto successo. Senza contare ovviamente i film, che dallo show sono derivati, e la seconda giovinezza vissuta negli anni ’80 con il serial T.J. Hooker, del quale è stato protagonista per ben 90 episodi.
Insomma, si farebbe prima a elencare cosa non abbia fatto William Shatner dall’inizio della sua carriera, o meglio, a elencare dov’è difficile che voi, siate giovani o meno, abbiate avuto la possibilità di vederlo sul piccolo schermo o al cinema. E in effetti è quello che farò, per farvi arrivare arditamente là dove non siete mai giunti prima. O almeno spero.
Il cammeo non accreditato
Iniziamo con una leggenda metropolitana, che però è reale e veritiera. Siamo alla fine degli anni ’70 e John Carpenter è al lavoro su un horror low budget che però entrerà nella storia del cinema. Si tratta di Halloween: la Notte delle Streghe, nel quale faremo conoscenza con Michael Myers, uno dei più spietati assassini mai visti in uno slasher. William Shatner è presente in Halloween per molto tempo, sebbene non accreditato e in maniera del tutto inaspettata. Accade, infatti, che Tommy Lee Wallace, art director della pellicola, debba trovare il look giusto per l’assassino e, soprattutto, spendendo poco. Risolve la situazione comprando una maschera di carnevale di William Shatner che, modificata per non essere troppo riconoscibile, diventa il volto del killer. Alcuni di voi, sono certo, sapevano già di questo episodio, ma invito gli altri a pensare a cosa sarebbe successo se la maschera non fosse stata così sapientemente modificata: di chi avreste avuto paura?
Quella serie sconosciuta del Territorio Neutrale
Nel 2009 Twitter fu scosso da un feed particolarmente caustico e divertente, «Shit my dad says», iniziato da Justin Halpern il quale riportava i commenti di suo padre, spesso molto politicamente scorretti. Il successo fu rapidissimo, tanto da portare, appena un anno dopo, alla creazione di una sit-com, che però già nel titolo tradiva l’incapacità di rendere giustizia al materiale originale: $#*! my dad says. Nel ruolo del padre fu scelto William Shatner, che però si lamentò di non poter usare la parola «shit», ma mise tutto l’impegno possibile per rendere la serie divertente. Purtroppo fallì l’obiettivo: nonostante il pilot s’aggiudicò addirittura un premio come Miglior Nuova Commedia, era già possibile notare un livello generale di scrittura abbastanza mediocre. Mancò il coraggio, forse, e non pervenne anche la bravura del co-protagonista, Jonathan Sadowski, che s’attestò su livelli di recitazione appena sufficienti. $#*! my dad says fu cancellata dopo 18 episodi mandati in onda, dopo i continui e corposi cali negli ascolti. William Shatner si espresse duramente, dicendo che, in fin dei conti, «shit» era espressione di una funzione corporale e che «è ovunque attorno a noi».
Data astrale 40133.7
A iniziare dalle Missioni Gemini, la NASA ha iniziato a svegliare gli astronauti con musica e messaggi registrati. Inutile dire che William Shatner s’è prestato molto volentieri, come altri suoi colleghi, per registrare il messaggio del giorno 12 della missione STS 133 dello Space Shuttle Discovery. Il messaggio era sulla falsa riga del celebre incipit della sigla di Star Trek e fu trasmesso proprio nel giorno in cui lo Shuttle si sarebbe staccato dalla ISS per far ritorno sulla Terra, dopo circa 2 settimane. Così, il 7 Marzo 2011 il Capitano Kirk ha potuto dare il suo saluto al Discovery con il main theme di Star Trek in sottofondo: non stentiamo a credere si sia trattato di un momento davvero commovente per tutti. L’audio originale è possibile ascoltarlo, ma vivere quel momento dallo Shuttle sicuramente avrà avuto un altro sapore.
Avete avuto l’occasione di imbattervi in William Shatner in altri film o telefilm insospettabili? Quali? Forse in Colombo o Ai Confini della Realtà per esempio? Aspetto copiosi i vostri commenti, per un elenco più esaustivo del mio.