«Io vorrei…»

S’è tenuta presso il The Space Cinema di Roma la proiezione in anteprima stampa del footage di Wish, il prossimo film d’animazione dei Walt Disney Studios, insieme a un’ospite speciale direttamente dagli Studios di Burbank, la sceneggiatrice Jennifer Lee.

Credit: Giulia Parmigiani

Il film, 62° classico Disney, celebrerà i 100 anni degli Studios e, come già accennato durante il D23 Expo del 2022, si svilupperà combinando l’animazione in computer grafica e le tecniche tradizionali d’animazione, in una sorta di tributo che collega in modo sottile la classicità de La bella addormentata e la modernità di Frozen, con tanto di riferimenti artistici per rimanere fedeli al patrimonio storico degli Studios.

I primi 20 minuti

Abbiamo avuto l’opportunità di vedere i primi 20 minuti di quello che a tutti gli effetti sembra somigliare finalmente ai classici di una volta, dove l’antagonista di nome Magnifico ha una spiccata personalità, una storia personale e le sue azioni tessono tutta la trama del film; inoltre, l’animaletto a fare da spalla è un amico fedele e divertente su cui poter contare e la colonna sonora ci trasporta in un mondo incantato e senza tempo, dove ognuno si può ritrovare.

La stella dei desideri

Siamo poi sicuri che anche voi, come noi, v’innamorerete a prima vista della protagonista di questa storia, non la bellissima Asha che, immaginiamo, sarà molto amata dalle bambine, bensì la stella dei desideri. Quella stessa stella tanto amata nel mondo Disney che, sin dai tempi di Pinocchio e Peter Pan e fino ad arrivare allo spettacolo Wishes nei parchi a tema in America, rappresenta Walt, i suoi ideali e dell’azienda da lui fondata.

Come ha spiegato orgogliosamente Jennifer Lee, che abbiamo avuto il piacere d’ascoltare durante la conferenza stampa avvenuta dopo la proiezione del footage, la stella racchiude l’idea di Walt Disney di veder crescere il suo pubblico con speranza, immaginazione e senza perdere la voglia di sognare. La sceneggiatrice s’è dichiarata, inoltre, molto ansiosa di vedere quali saranno le reazioni del pubblico di fronte a una storia originale che raccoglie l’immaginario di generazioni diverse.

Asha come Walt

Asha, nel suo percorso avventuroso, ci ricorda lo stesso intrapreso da Walt Disney per la creazione di Biancaneve, quando credette per primo in un progetto non solo dispendioso, ma che lo esponeva un vero e proprio disastro economico. Wish sembra voler rammentare alle nuove generazioni che si può realizzare qualsiasi cosa lavorando sodo, che è stimolante e bello avere un’ideale e d’affidarsi ai propri desideri.

E così, Wish diviene una lettera d’amore per quest’eredità centenaria: speriamo coincida con un ritorno alla vita (e al cinema!) dopo questi ultimi anni così particolari, che non ci hanno permesso di brillare come avremmo dovuto, per riprendere invece a sognare insieme.