«Nessuno m’impedirà di compiere la mia vendetta!»

Dopo il successo in Giappone, è arrivato in Italia grazie a Star Comics il manga di Shiryu Nakatake, X6: Crucisix. La vicenda ha per protagonista Shun Uruma, ragazzino vessato brutalmente da cinque bulli della scuola.

Bullismo

Guidati dall’inquietante Kyo Shigoku, i ragazzi si sbizzarriscono nel campionario più classico del bullismo, ma le loro violenze sembrano non avere una linea di confine. Così sarà. Un giorno, infatti, l’ennesimo sopruso porterà alla morte la famiglia di Shun, padre, madre e fratellino, lasciando il ragazzo solo e disperato, inerme.

Un nonno speciale

Non sapendo cosa fare e roso dal desiderio di vendetta, Shun chiederà aiuto proprio a quel nonno che la madre gli aveva sempre vietato di frequentare, perché avvolto da un passato sanguinario in seno a un’unità segreta, operante durante la guerra.

Passati quattro anni, Shun è un ragazzo diverso ed è pronto ad attuare il suo piano per cercare e  attirare uno a uno i suoi carnefici di un tempo, vendicarsi e, forse, trovare pace.

Vendetta!

X6: Crucisix è una storia di violenza e, almeno in queste prime pagine, non offre alcun margine a possibili redenzioni, ricordando nella sua claustrofobica angoscia le atmosfere di From the red fog. I soprusi crudeli e la depravazione sono il motore della storia di Shiryu Nakatake ed è importante che chi si voglia avvicinare a questo manga ne sia consapevole.

Un grande senso di disagio

È grande il senso di disagio, infatti, suscitato dalle pagine di questa storia proposta da Star Comics e il tratto nervoso di Shiryu Nakatake in molte tavole arriva a deformare i volti degli attori, mostrando come dietro ai lineamenti apparentemente più innocenti si possa celare un mostro.

Non farà eccezione il protagonista, la cui trasformazione sembra averlo non soltanto reso un abile combattente, ma a sua volta privo di freni e di pietà come i suoi aguzzini di un tempo, almeno per la piega che sembra prendere la vicenda sul finale. Non resta che attendere, sempre che si abbia l’animo d’addentrarsi in questi meandri umani.