Z la Formica: la guerra in miniatura scatenata da DreamWorks
Z la Formica
«Z, tu sei insignificante».
Titolo originale | Antz |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 2 Ottobre 1998 |
Durata | 83 minuti |
Genere | Animazione Avventura Fantastico |
Regia | Eric Darnell Tim Johnson |
Character design | Raman Hui Buck Lewis |
Musiche | Harry Gregson-Williams John Powell |
Produzione | DreamWorks Animation PDI |
Doppiatori originali | Woody Allen Sharon Stone Gene Hackman Sylvester Stallone Jennifer Lopez Anne Bancroft Christopher Walken Dan Aykroyd Jane Curtin Danny Glover Grant Shaud John Mahoney Paul Mazursky |
Uscita italiana | 15 Gennaio 1999 |
Una guerra in miniatura
Nata nel 1997, DreamWorks Animation è la casa di produzione fondata da Steven Spielberg, Jeffrey Katzenberg e Davi Jeffen. L’obiettivo era sperimentare i tanti percorsi dell’animazione e, negli anni, è riuscita a gareggiare (e a volte anche a vincere) con le rivali Disney e Pixar. Ci ha portato Shrek, Kung Fu Panda e Madagascar, ma il progetto partì da una storia piccola nell’ambientazione, quanto ambiziosa nella lavorazione: Z la Formica.
Un esordio a gamba tesa
Il film vede la luce nel 1998 e si piazza nei cinema confrontandosi con un omologo della grande D stranamente simile nei protagonisti, sebbene diverso nella realizzazione: A bug’s life, della Pixar. Le somiglianze tra i lungometraggi sono evidenti. A pensar male, possiamo notare come proprio Katzenberg provenisse da Pixar, avendola abbandonata a causa di alcuni dissapori col CEO. Tuttavia, era rimasto in contatto proprio con Lasseter, il quale gli aveva parlato del progetto di A bug’s life…
Scoppia la guerra
Il risultato fu una vera e propria guerra senza esclusione di colpi e a nulla valsero le scuse di Katzenberg, secondo il quale l’idea di Z la Formica era già nella sua mente fin dal 1991. Fu uno scontro duro, in cui si intrecciarono anche le uscite posticipate de Il principe d’Egitto, le sfuriate di Jobs (non uno che le mandava a dire…) e i malumori dello stesso Lasseter, che definì Z la formica come una «versione da due soldi» di A bugs life.
Il conflitto deflagrò prima dell’uscita del film, che arrivò nelle sale e convinse quella parte di pubblico più maturo, al quale era effettivamente rivolto. Z la Formica, infatti, al contrario di A bugs life era permeato di una feroce satira sociale, lontano dai buoni sentimenti e facili morali. Il nemico era interno alla colonia, non veniva da fuori. Non solo: DreamWorks capisce di poter competere con la concorrenza solo percorrendo territori diversi e di conseguenza Z la Formica fu costruito su diversi livelli interpretativi, in modo che un bambino poteva godersi l’animazione e le battute più semplici, mentre i genitori coglievano le sfumature in più.
Le citazioni adulte
Si rivelò una scelta vincente. Z la Formica fu apprezzato da grandi e piccini e continua a essere amato ancora oggi. Vi si possono cogliere tante citazioni, come quella che fa il verso a John Travolta e Uma Thurman in Pulp Fiction, o la sequenza della guerra contro le termiti, che omaggia sia Fanteria dello Spazio che altri classici war movie.
Non solo: dall’inizio della marcia dei plotoni di formiche fino allo scontro finale, Z la Formica evidenzia altri due grandi pregi, a partire dalla bellezza delle ambientazioni.
Le dimensioni contano
Date le dimensioni del protagonista, ogni elemento del formicaio è rapportato alla sua stazza, solo per diventare gigantesco una volta fuori. Z, così, marcia verso la probabile morte, eppure guarda la Luna in cielo e, subito dopo, ci rendiamo conto che il vasto mondo in cui si sta avventurando non è altro che una piccola zona di un parco pubblico.
Conosciamo tutti gli oggetti che ne fanno parte, ma restiamo meravigliati quando i disegnatori li mostrano da una prospettiva diversa, come la gigantesca torre che indica la via per Insettopia. Il secondo elemento a decretare il successo di Z la Formica, inoltre, è probabilmente il più importante, tanto da far decidere a DreamWorks di basare su di esso tutta la promozione del film.
Il cast dei doppiatori originali
Si trattò, molto semplicemente, della scelta dei doppiatori originali, che puntò su nomi molto importanti. Z, infatti, ha voce e idiosincrasie di Woody Allen, quella del suo doppiatore storico, Oreste Lionello, nella versione italiana.
Per il cattivo, invece, ci si affida a Gene Hackman; stesso discorso per Weaver, che ha le sembianze e la voce di Sylvester Stallone. A questi tre campioni, si affiancano altri pezzi da novanta come Dan Aykroyd, Jennifer Lopez, Christopher Walken, Sharon Stone, Danny Glover e perfino Anne Bancroft.
DreamWorks punta con molta forza sul cast, tanto che il trailer stesso di Z la Formica, come il film, inizia con la voce di Woody Allen impegnato in una seduta psicoanalitica, davanti un orizzonte che ricorda Manhattan.
Un successo meritato
Insomma, Z la Formica meritò il successo di critica e botteghino ricevuto e fu un perfetto biglietto da visita per DreamWorks, da subito proiettata nel panorama cinematografico dell’animazione come realtà in grado di dare filo da torcere ai concorrenti blasonati. Se abbia vinto o meno la guerra non ci interessa più di tanto: quando combattuta con belle storie e fantasia, è uno spettacolo da gustare nel buio della sala.
Condividi il post
Titolo originale | Antz |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 2 Ottobre 1998 |
Durata | 83 minuti |
Genere | Animazione Avventura Fantastico |
Regia | Eric Darnell Tim Johnson |
Character design | Raman Hui Buck Lewis |
Musiche | Harry Gregson-Williams John Powell |
Produzione | DreamWorks Animation PDI |
Doppiatori originali | Woody Allen Sharon Stone Gene Hackman Sylvester Stallone Jennifer Lopez Anne Bancroft Christopher Walken Dan Aykroyd Jane Curtin Danny Glover Grant Shaud John Mahoney Paul Mazursky |
Uscita italiana | 15 Gennaio 1999 |