Zlatan | Le origini di una leggenda | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | I am Zlatan |
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Lingua originale | inglese svedese |
Paese | Svezia |
Anno | 2021 |
Durata | 100 minuti |
Uscita | 11 Novembre |
Genere | Biopic Sport |
Regia | Jens Sjögren |
Sceneggiatura | Jakob Beckmann David Lagercrantz |
Fotografia | Gösta Reiland |
Musiche | – |
Produzione | Anne Verrest Anette Westerlund |
Distribuzione | Lucky Red |
Cast | Dominic Bajraktari Andersson Granit Rushiti Emmanuele Aita Gedomir Glisovic Merima Dizdarević Selma Mesanović Linda Haziri |
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
«Vogliamo parlare oppure giocare?!»
Zlatan Ibrahimovic è un personaggio che non ha certo bisogno di presentazioni. Seppur da calciatore non sia riuscito a raggiungere traguardi individuali e di squadra paragonabili a quelli dei due mostri sacri del nostro tempo, Messi e Cristiano Ronaldo, è stato comunque capace d’entrare da protagonista nella cultura di massa, con la prepotenza che lo ha sempre contraddistinto. Non poteva dunque mancare un film dedicato a lui. Non essendo figlio di un calciatore già affermato, anzi venendo addirittura da una famiglia estremamente umile, è lecito chiedersi come sia riuscito a diventare l’icona mondiale di oggi e proprio a questa domanda risponde Zlatan, nelle sale dall’11 Novembre 2021.
Un’infanzia difficile
Il film racconta proprio la difficile infanzia di Ibrahimovic e i suoi primi anni da calciatore professionista. Vediamo un giovane ragazzo intento a districarsi tra il proprio innegabile talento calcistico e il bisogno di sopravvivere in una situazione tutt’altro che facile. Figlio di immigrati slavi in Svezia, il giovane Zlatan vive in una condizione di povertà ed emarginazione sociale, che sfociano, come spesso accade, anche in furti e vandalismo, commessi insieme ai suoi amici.
La risalita
Esattamente da qui parte la scalata di Ibrahimovic verso la leggenda. Una risalita dall’oscurità di quel tunnel senza uscita cui sembrava destinato, aiutato in parte dalla fiducia del padre e dagli insegnamenti del procuratore Mino Raiola. Il merito più grande dell’ascesa del calciatore risiede, però, soprattutto nel suo immenso talento e nel carattere fiero e determinato. Traboccante della superba autostima che abbiamo imparato negli anni a conoscere, Zlatan arriva fino all’Ajax.
Qui, tra non poche difficoltà, riesce a imporsi e a guadagnarsi una vetrina importante. Arriva, infatti, la grande occasione della sua vita, con la quale si conclude il film. Si tratta della chiamata della Juventus nel 2004, che gli apre le porte di un campionato europeo di massimo livello e con un ruolo da protagonista. La scelta di chiudere Zlatan al 2004, anno del grande salto di Ibra, è stata criticata da alcuni, perché tralascia la consacrazione e i grandi successi. Questi, però, sono ben noti a tutti gli appassionati di calcio, tanto la sua carriera è stata roboante da quel momento in poi.
Il riscatto
Si tratta invece di una direzione vincente. Zlatan racconta un lato meno noto della vita di Ibrahimovic, prima della sua leggenda; narra la storia di riscatto sociale di un ragazzo roboante in grado di scappare dalla povertà ed emarginazione, imponendosi con un talento e una personalità fuori dal comune, ben presenti anche in giovane età. Risulta importante e molto interessante anche l’approfondimento psicologico dello Zlatan ragazzo, il suo rapporto con la comunità, col padre, il calcio e le proprie ambizioni. Mino Raiola è proposto come una figura di grande spessore per la carriera, ma anche per l’esistenza stessa di Ibrahimovic, un insegnante di vita, un attore fondamentale della sua ascesa sportiva.
Zlatan è una origin story abbastanza godibile. La pecca maggiore del film si trova proprio in questa eccessiva linearità di situazioni e personaggi, non uscendo mai dal binario e lascia l’impressione di una pellicola preconfezionata, senza alcuna intenzione di rischiare nulla. Sono ben pochi i guizzi e l’originalità, fattori che non permettono a Zlatan di spiccare il volo, facendolo rimanere un biopic piacevole da vedere, ma niente di più.
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Titolo originale | I am Zlatan |
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Lingua originale | inglese svedese |
Paese | Svezia |
Anno | 2021 |
Durata | 100 minuti |
Uscita | 11 Novembre |
Genere | Biopic Sport |
Regia | Jens Sjögren |
Sceneggiatura | Jakob Beckmann David Lagercrantz |
Fotografia | Gösta Reiland |
Musiche | – |
Produzione | Anne Verrest Anette Westerlund |
Distribuzione | Lucky Red |
Cast | Dominic Bajraktari Andersson Granit Rushiti Emmanuele Aita Gedomir Glisovic Merima Dizdarević Selma Mesanović Linda Haziri |